Regionali, sfida all’ultimo voto Buvoli-Carra

MANTOVA È i il giorno limite per statuito la presentazione delle liste alle regionali del 12 e 13 febbraio. E mentre tutti i soggetti interessati alla competizione elettorale guardano ai sondaggi, che al momento darebbero ancora favorita la compagine del centrodestra dell’uscente Attilio Fontana, incalza la lotta intestina fra gli schieramenti. Da un lato, quello dato per vincente, che pone una ipoteca sui due consiglieri del centrodestra avvantaggiati, e che accredita due consiglieri per il Pirellone a Fratelli d’Italia, a discapito della Lega. Da altro lato, quello del centrosinistra che ribalta il problema non fra partner di una coalizione, ma fra elementi dello stesso soggetto.
Sul fronte del centrodestra, il vantaggio demoscopico di Fratelli d’Italia parrebbe accreditare un vantaggio ai principali esponenti dei meloniani, ossia ad Alessandro Beduschi e a Paola Bulbarelli. Nel caso di loro elezione, vien da sé, a rimetterci sarebbe la candidatura “forte” leghista del consigliere uscente Alessandra Cappellari. Ma è la Lega stessa a invitare alla proverbiale calma contro i facili entusiasmi dei partner: già 5 anni fa la Lega era accreditata degli stessi numeri oggi attribuiti a Fd’I, con percentuali a ridosso del 30%; eppure in quella circostanza venne eletta solo la Cappellari, senza resti utili per Fi e Fd’I. Il complesso sistema di computo potrebbe anche in tal caso giocare a favore del carroccio, distribuendo un consigliere ai meloniani e uno ai salviniani.
Più rigoroso invece il conteggio fatto in casa Pd, che vede in competizione diretta l’ex deputato Marco Carra e il vicesindaco del capoluogo Giovanni Buvoli. Il primo, rappresentante della bassa suzzarese; l’altro dell’area centrale della provincia, con il forte apporto del capoluogo.
Qui la battaglia è tutta interna ai Dem, certi di portare a casa un solo seggio. Con una sola evidenza: il deputato Antonella Forattini, geograficamente sostenitrice di Carra, nella campagna elettorale in corso invece si sta spendendo per sostenere Buvoli, che nelle attese dovrebbe essere invece da tutt’altra parte. E noto è infatti lo sforzo di Carra per indurre a credere che l’elezione di questa al Parlamento sia da attribuire a lui, come preliminare per sgombrargli il campo nella corsa al Pirellone. Dunque, l’onorevole volta le spalle al suo sponsor? In apparenza sì.
Buvoli, dal canto suo, sta martellando da giorni nelle varie postazioni della bassa, quasi a sottolineare che la battaglia per Milano parte prima da una sfida interna al partito, nel quale si va delineando una nuova e inedita geografia: la “roccaforte rossa” deve insomma fare i conti con i nuovi equilibri venutisi a formare con l’azione centripeta del capoluogo.