Morto Mario De Bellis, l’avvocato dei grandi imprenditori

MANTOVA Da tempo si era prospettata la fine di una lunga vita dedicata al foro e alla causa dell’imprenditoria virgiliana. Ieri la conferma della scomparsa dell’avvocato Mario De Bellis a 82 anni, che chiude una pagina tra le più significative dell’avvocatura tributaristica locale. Il noto legale si è spento lasciando dietro di sé un grande strascico di rimpianto per questa carriera che lo ha visto incontrastato principe del foro in materia fiscale. De Bellis è stato indiscutibilmente il punto di riferimento dell’imprenditoria locale, specie di quella che per vari motivi si era trovata ad affrontare le aule del giudizio. E non solo.
De Bellis è stato anche fra i protagonisti di una delle stagioni più contrastate della storia locale degli ultimi venticinque anni, avendo sostenuto in veste di promotore la nota e discussa Opa che ha portato la Banca Agricola Mantovana a cedere il vertice alla reggenza senese di Mps. Sempre a lui era toccato assistere, con successo, Bam nella complessa vicenda dell’affare Bagaglino, per i contrastati investimenti della Sardegna. Anche in tale circostanza, la sua azione legale venne assunta come modello di giurisprudenza.
«È stato un mio grande amico – lo ricorda il collega Sergio Genovesi –, anche se lui era della generazione di Aleardo Fario, di Nino Raspanti e del magistrato Michele Pesson. Sarà certamente ricordato come il più insigne tributarista, e non a caso le maggiori industrie, all’occorrenza, ricorrevano a lui».