Rifiuti da Roma a Mantova. Zolezzi: “basta analizzare i dati per capire che senza i rifiuti da fuori provincia molto impianti chiuderebbero in Lombardia”

MANTOVA “Ogni singola discarica del territorio mantovano è sfruttata da anni per oltre l’80% da rifiuti che provengono da altre regioni. Per non dire da tutta Italia.” Dichiara il deputato M5S Alberto Zolezzi.
“Ogni anno enti ed imprese devono presentare annualmente alla Camera di commercio i dati relativi alla quantità e la tipologia di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno precedente. In sostanza se gli impianti della Regione dovessero contare solo sui rifiuti provenienti dai cittadini lombardi, molti di essi chiuderebbe entro poco.
Inutile nascondere il fatto che si trattano rifiuti non per bontà di cuore, ma per mere ragioni di business e forse anche per motivi di ostruzionismo politico.
Solo a Castiglione delle Stiviere negli ultimi 5 anni (impianto di Hera) sono arrivate quasi 100mila tonnellate di rifiuti dalla sola Roma capitale, 250 mila tonnellate in tutto da fuori regione. Perché Dara non lo dice? Forse perché era già vice Sindaco? Forse ora teme che non arrivino più rifiuti a Castiglione? Quanto ci guadagna il comune di Castiglione e quanto ci perde in termini di danno ambientale e sanitario? Quanto guadagnava il gestore dell’impianto a tonnellata? E si parlava di rifiuti trattati.”

“Ora Bagnacani – prosegue Zolezzi – AD di Mantova ambiente, è riuscito ad accordarsi con AMA di Roma per trattare 30mila tonnellate di rifiuti romani negli impianti di Mantova ambiente. Lui da presidente del CDA di AMA non era riuscito a portarne più di 85 tonnellate (500 volte meno) agli impianti di Mantova ambiente. I casi della vita. Rifiuti non trattati che squalificano Mantova ambiente e TEA. Davvero l’impianto Mantova ambiente di Ceresara “ricerca ovunque questo tipo di rifiuti”, come dichiarato da Ghizzi sulla stampa? Da quanto li cerca?
L’incontro di domanda e offerta sembra così difficile eppure di articoli di attacco alla Giunta Raggi ce ne erano tutti i giorni dopo che la mafia aveva bruciato l’impianto di selezione del Salario. Il problema è molteplice: Mantova rischia di esaurire le sue discariche e Roma, che ha ora un gestore di rifiuti con bilancio risanato, assunzioni fatte e impianti finanziati (2 grandi impianti di compostaggio industriale e presto impianti di selezione) rischia di arrestare il percorso di sostenibilità verso la raccolta porta a porta in tutta la città, tanto c’è Mantova-Leonia da inquinare.”