MANTOVA Una ricerca che ricostruisce la storia delle principali vie di collegamento del nostro territorio: chilometri di asfalto oggi e prima in terra battuta, su cui hanno viaggiato generazioni di mantovani e non solo. Vie di cui spesso si ignora il perché del passaggio proprio in un certo punto e non in un altro e di come avvenisse la scelta della numerazione o della denominazione.
Atti e documenti ufficiali, foto, ma anche aneddoti e curiosità. Tutto questo nello studio “La storia viaggia su strada” saggio a cura di Giuliano Rossi, ingegnere, per anni in forza al settore viabilità della Provincia di Mantova, di Antonio Cerani, geometra, anch’egli ex dipendente dell’ente di Palazzo di Bagno e del geologo Fulvio Baraldi. I tre hanno tracciato una storia della rete stradale della provincia di Mantova dall’Unità d’Italia ai primi del Novecento. Scartabellando tra le centinaia di fascicoli conservati presso l’archivio storico provinciale hanno ricostruito la storia della viabilità nel mantovano: dai materiali utilizzati, alle tecniche di riparazione del manto stradale, dai capitolati di inizio secolo all’analisi delle principali tecniche di progettazione, dagli appalti e contratti alla minuziosa descrizione delle varianti. E poi approfondimenti sulla segnaletica e sui cippi, le colonnine di marco che ai lati di alcune provinciali esistono ancora oggi e su cui erano scolpite indicazioni che servivano a dare informazioni sulla località o sulla distanza da un certo luogo.
Ma non mancano nemmeno focus sull’organizzazione dell’attività del servizio manutenzioni stradali in Provincia: sono passati tanti anni, vi sono state più di una riforma ma la gestione del patrimonio viario è sempre stata una competenza fondamentale della Provincia.
Un capitolo è dedicato anche ai ponti: di legno, di barche e in tempi più recenti in cemento.
La ricerca presentata oggi al Palazzo della Cervetta alla presenza del presidente della Provincia Beniamino Morselli, del direttore scientifico dell’Istituto mantovano di storia contemporanea Carlo Saletti e del curatore della grafica Roberto Solieri, a breve sarà pubblicata sul sito istituzionale della Provincia e sarà consultabile presso l’Archivio storico provinciale di viale delle Rimembranze o all’Istituto Mantovano di Storia contemporanea.