Asola, domenica la ‘Festa di Sant’Antonio Abate”

ASOLA La cittadina del Chiese si prepara a celebrare Sant’Antonio Abate, protettore dei lavoratori della terra e degli animali. In tutte le stalle dell’Asolano esistevano ed in alcune ancora adesso, nicchie con statuetta o immagine del Santo protettore degli animali da stalla e da cortile. In quel giorno le nicchie venivano addobbate con fasci di rovo ed edera selvatica e venivano accesi dei ceri in segno di gratitudine, con il parroco che passava durante la giornata celebrativa in tutte le stalle per la tradizionale benedizione degli animali, mentre alla sera si procedeva al rito propiziatorio con l’accensione del Falò, che a quei tempi era solo una piccola catasta di legna e sterpaglie, allo scopo di allontanare le malattie infettive dagli stessi. Il programma della manifestazione prevede per oggi alle ore 10 la celebrazione di una santa messa solenne in località Lavacchiello della frazione asolana di San Pietro alla quale seguirà la benedizione dei mezzi agricoli e degli animali. Venerdì 17 gennaio, poi, alle 20,30 verrà acceso il tradizionale grande “Falò” propiziatorio. Si tratta di un’impalcatura costituita da un albero di alto fusto di essenza platano, di altezza variabile dai 18 ai 20 metri che tradizionalmente dove essere “rubato” e all’apice del quale verrà issato un pupazzo in stoffa riempito di paglia con le somiglianze di “Vecchia” rappresentante l’anno agricolo che sta per morire. Intorno all’albero verrà allestita un’impalcatura portante con altri tronchi più piccoli legati tra di loro a “mò di palafitta”, il tutto ricoperto a forma piramidale da fascine di legna, paglia, rovi e sterpaglie. Durante la serata verranno offerti ai presenti alcuni prodotti tipici e si svolgerà una ricca lotteria gastronomica. Il significato di questa tradizione, ha lo scopo di allontanare le malattie infettiva dagli animali e con la morte del “vecchio” anno agricolo portare un buon auspicio per quello “nuovo”. La giornata si concluderà per gli organizzatori con una grande cena a base di salamelle di suino, vino caldo e con la tradizionale torta “Sbrisolona”, cose che verranno offerte anche a tutti i partecipanti.
Paolo Zordan