Mantova Dopo le denunce ecco ora anche il divieto di accesso alle aree urbane della città. È quanto disposto dal questore di Mantova nei confronti di sei giovani, nell’ultimo periodo resisi protagonisti di comportamenti violenti e incivili in centro storico, in particolare tra corso della Libertà e piazza 80° Fanteria, ingenerando in tal modo preoccupazione e allarme sociale nella cittadinanza.
Segnatamente il riferimento afferisce alla maxi rissa tra ragazzini del 15 ottobre scorso in Galleria Ferri quando, un’orda di giovanissimi scatenò un parapiglia al culmine del quale uno di loro venne scaraventato a terra e colpito con calci alla testa da alcuni altri. La scena venne pure immortalata da un video, diventato subito virale il quale, unitamente alle immagini delle telecamere installate in zona, aveva aiutato gli investigatori di Polizia di Stato e Polizia Locale a identificare i responsabili di quell’episodio. Si tratta di minorenni tra i 14 e i 17 anni e un maggiorenne di 19 anni, tutti residenti tra il capoluogo e l’hinterland.
Pertanto, nell’ottica dell’attività di contrasto e prevenzione alla cosiddetta mala movida, il questore Annarita Santantonio, concluso l’iter procedurale, ha emesso sei Dacur della durata di un anno, nei confronti dei soggetti individuati. Nello specifico il Dacur, conosciuto altresì come Daspo urbano, è un provvedimento amministrativo tramite cui si dispone il divieto d’accesso alle aree urbane, impedendo, in particolare, a chi si è reso responsabile di gravi disordini, l’accesso ai pubblici esercizi aventi come attività principale la somministrazione di alimenti e bevande nonché ai locali di pubblico intrattenimento ubicati in una determinata zona della città. Nel dettaglio la misura applicata ai 6 ragazzi vieterà loro di accedere e anche solo di stazionare, per dodici mesi in tutti i bar, caffè, gelaterie, pasticcerie, pizzerie e ristoranti di piazza 80° Fanteria, piazza Cavallotti, Galleria Ferri, corso della Libertà, corso Umberto I, via Grazioli e corso Vittorio Emanuele.
La Polizia di Stato – si legger in una nota – al fine di garantire la pacifica convivenza e il senso di sicurezza percepito dalla popolazione, continuerà, con il concorso anche delle altre forze dell’ordine, a monitorare tutte quelle situazioni che possono generare turbative, non esimendosi dalla emissione dei provvedimenti amministrativi del caso, volti ad impedire il ripetersi di simili episodi.