Mantova Con nuove escussioni testimoniali è proseguito ieri, in tribunale a Reggio Emilia innanzi al collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti, il processo con rito ordinario istruito a carico dei restanti 97 imputati (su 177 totali) della maxi inchiesta “Billions”. L’indagine, condotta da Guardia di Finanza e Polizia di Stato, si era incentrata su una presunta associazione a delinquere dedita a fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e bancarotta fraudolenta, con in ballo valori milionari. Secondo gli inquirenti, i capi del sodalizio coordinavano dieci cellule operative che potevano contare su società-cartiere per una movimentazione di denaro da oltre 240 milioni di euro. Nel dicembre 2022 il gup Andrea Rat pronunciò 24 condanne col rito abbreviato e dieci assoluzioni, 37 persone patteggiarono mentre altre 97, tra cui cinque mantovani, furono rinviati a giudizio. Tra i vari nomi spicca quello di Vincenzo Vasapollo, reggiano classe 1967: il suo nome salì alla ribalta delle cronache a fine anni ’90 per il tentato omicidio di Antonio Valerio, poi diventato collaboratore di giustizia, per il quale Vasapollo fu condannato a 13 anni. E poi Antonio Sestito (1980), figlio di Dante Sestito, imputato per l’omicidio di Salvatore Silipo, avvenuto il 23 ottobre 2021 dentro l’autofficina “Dante store”: l’operazione “Billions” in questo precipuo caso si era soffermata su vendite di pneumatici ritenute inesistente e coperte da fatture. Tra i soggetti chiamarsi a difendersi anche un nipote del boss Nicolino Grande Aracri.