Ucciso a badilate in officina: due fratelli indiani condannati a 10 anni di reclusione

MANTOVA  Dieci anni di reclusione ciascuno per omicidio preterintenzionale, così come avanzato in requisitoria dal pubblico ministero Giacomo Forte. Questo il verdetto emesso ieri dal gup di Reggio Emilia Dario De Luca, all’esito del giudizio con rito abbreviato, nei confronti dei fratelli indiani Charanjit Singh e Paramjit Singh, di 43 e 42 anni, accusati della morte del connazionale Ranjeet Bains, l’operaio 38enne di Motteggiana deceduto il 7 febbraio 2022 dopo un pestaggio perpetrato nell’azienda metalmeccanica “Quattro B”, a Codisotto di Luzzara. Confermato dunque l’impianto accusatorio formulato dal magistrato inquirente, fatta eccezione per la contestata aggravante dei futili motivi, secondo cui entrambi gli imputati (residenti a Suzzara), avrebbero avuto un ruolo attivo nell’aggressione, prendendo dapprima a calci e pugni la vittima, per poi colpirla almeno tre volte con un badile in testa, al collo e alla schiena.