Un progetto per reinserire i carcerati

MANTOVA È una sorta di task force per la redenzione dei carcerati qualla cui hanno dato vita il presidente della Provincia Carlo Bottani e l’assessore al welfare del capoluogo Andrea Caprini, unitamente a numerose associazioni, fra cui principalmente la Caritas diocesana diretta da Matteo Amati, la coop Hike presieduta da Giancarlo Sodano, la Uepe diretta da Antonella Salvan, la Libra presieduta da Angelo Puccia e la stessa casa circondariale di Mantova diretta da Romana Metella Pasquali, ma col decisivo interessamento del cappellano Andrei Basile.
Lo scopo dell’intesa raggiunta fra questi soggetti, cui si associa anche la Casa del Sole, è di dare opportunità di reinserimento sociale e lavorativo ai soggetti oggi in stato di detenzione. Già attraverso il presidente e assessore Caprini il Coprosol sta gestendo tale reinserimento a circa 1.300 detenuti sotto esecuzione penale estrema (o a fine pena o ai domiciliari). Ma l’intenzione comune è di creare le condizioni, attraverso un tavolo istituzionale, per dare nuove prospettive a chi ha sbagliato senza subire penalizzazioni vita natural durante.
E non solo per i detenuti: come spiega il presidente Bottani, tale disegno vorrebbe migliorare le condizioni di lavoro e di vita agli stessi agenti di polizia penitenziaria. Già attraverso l’azione di Libra alcuni detenuti operano nel settore della panificazione. Altre opportunità verranno a crearsi, magari grazie anche alla Cciaa chiamata a collaborare per il reinserimento dei detenuti nel mondo della produzione.