Variante Omicron un anno dopo: il Covid non abbassa la testa

MANTOVA – Un anno di Omicron. Quella che nel dicembre del 2021 saliva alla ribalta era l’ultima variante del Covid, ora è l’unica rimasta ed è di fatto la più longeva tra le varianti che si sono susseguite dal 2019 ad oggi. Omicron, infatti, dopo oltre un anno dalla sua comparsa, stando ai dati Oms, rappresenta ancora nel mondo il 99,9% delle sequenze depositate. Al momento, non è stata sostituita da altre varianti, ma è esplosa in diverse decine di sottolignaggi. Omicron muta molto più velocemente rispetto ai ceppi che l’hanno preceduta. In pochi mesi sono nate diverse sue sottovarianti che si sono sostituite l’una con l’altra. Ora circolano diversi suoi ceppi derivati che, oltre ad offrire sempre più resistenza al nostro sistema immunitario, stanno eludendo alcuni anticorpi prodotti da precedenti infezioni da Omicron stessa. Per questo è altamente contagiosa anche se di gran lunga meno letale delle precedenti. Lo testimoniano gli ultimi dati relativi alla pandemia nel Mantovano, che seguono più o meno lo stesso trend delle altre province della Lombardia. Dati che confermano che il virus non ha alcuna intenzione di abbassare la testa. Il report settimanale diffuso ieri da Ats Val Padana, riporta 361 nuovi casi nella giornata di ieri, venerdì 2 dicembre. Nelle 24 ore precedenti erano stati registrati altri 370 contagi, per un tasso di positività per la nostra provincia che si attesta al 21,67%. Un dato, questo, pressoché invariato rispetto a quello di sette giorni fa.