SANREMO Stasera si parte! Per la settantacinquesima volta è Festival della canzone Italiana. Palco, in piazza Colombo, pronto. Corso Matteotti, la via del teatro, passerella pronta, registrata ieri sera con i cantanti in gara. Teatro Ariston tirato a lucido con la sua nuova scenografia, ha quasi totalmente occupato il primo settore della platea per allargare l’orchestra ed avere tutto il palco a disposizione per i cantanti. Ieri pomeriggio si sono svolte le prove generali dei ventinove, dicesi ventinove cantanti che si esibiranno tutti la prima serata, mercoledì saranno in quindici, giovedì i restanti quattordici, venerdì tutti e ventinove si cimenteranno nei duetti ed infine sabato tutti per la finale. Abbiamo sentito le prove generali ieri pomeriggio, a differenza del prodotto discografico, la canzone è riarrangiata per utilizzare l’orchestra, proponendo una versione più coinvolgente e metterà alla prova il cantante con eventuali “stecche” e l’interpretazione. Abbiamo stilato queste valutazioni in ordine d’uscita e si parte proprio con la nostra Viadanese
Gaia canta “Chiamo io chiami tu”: brano che richiama lo stile della canzone vincitrice lo scorso anno di Angelina Mango o una canzone di Paola e Chiara. Non propone qualcosa nuovo, permarrà in radio sicuramente, ma non emerge la sua teatralità. Potrebbe diventare un tormentone estivo “chiamo io chiami tu”. Voto 6
Francesco Gabbani canta “Viva la vita”: un brano blues, Francesco riesce a fare una bella canzone con il ritornello che si apre come le braccia come Modugno “viva la vita così com’è “. Bravo, un po’ ruffiano ma lui sa sempre che canzone portare al festival. Voto 8
Rkomi canta “Il ritmo delle cose”: Non eccelle, sembra una canzone di Sangiovanni, occasione persa questo festival per lui. Voto 4
Noemi canta “Se t’innamori muori”: Noemi fa la classica canzone da suo repertorio. Canzone fotocopia di altre già proposte. Resta il suo stile raffinato con la voce “grattugiata”. Voto 6
Irama canta “Lentamente”: Finisce un amore e Irama lo canta con la sua voce graffiante con aiuto dell’Autotune. “Lentamente si sta spegnendo ogni fottuto sentimento”. Voto 6 ½
Coma_Cose cantano “Cuoricini”: Faticano a trovare una loro dimensione di un percorso musicale senza festival. Canzone un po’ anni Ottanta con la cassa dritta. Sono perfetti per far cantare i bambini. Voto 6
Simone Cristicchi canta “Quando sarai piccola”: È pura poesia! Stop! È da lacrime! Il teatro si alzerà in piedi. Voto 9
Marcella Bella canta “Pelle diamante”: “Forte tosta indipendente sono una combattente” la sentiremo anche questa estate, soprattutto nei Pride. Voto 6 1/2
Achille Lauro canta “Incoscienti giovani”: Una bella ballata. Lauro tralascia la trasgressione per una canzone romantica. “fammi una carezza amore mio, che mi faccia male”. Bravo. Voto 8
Giorgia canta “La cura per me”: Finalmente una canzone degna della sua voce. L’interpretazione perfetta! “In questa casa buia, solo tu sei la cura per me”. Voto 9
Willie Peyote canta “Grazie ma no grazie”: “tutte queste persone che mantengo con le mie tasse” “va di moda il vittimismo”. “Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare” Insomma Chi non lavora non fa l’amore 2.0. Canzone antisindacale voto 6
Rose Villan canta “Fuorilegge”: ha sempre una voce potente ma è fredda e non emoziona. Non lascia il segno. Un vero peccato. Voto 5
Shablo Feat. Guè, Joshua, Tormento cantano “La mia parola”: Ti aspetteresti che questo Rap lo facessero dei giovani e non dei quasi cinquantenni. Sono fuori tempo massimo. Voto 4
Elodie canta “Dimenticarsi alle 7”: debolissima, ennesima occasione di venire a Sanremo con una canzone priva di quel guizzo per emergere e fare un pezzo da ricordare. Peccato. Voto 5
Massimo Ranieri canta “Tra le mani un cuore”: la bella canzone all’italiana Tiziano Ferro e Nek scrivono questo gioiellino. Non è perdere l’amore. Voto 7 1/2
Tony Effe canta “Damme ‘na mano”: Ricorda le canzoni romanesche degli anni Settanta e Ottanta di Gabriella Ferri. Ottima da film di Ozpetek. Voto 6 1/2
Serena Brancale canta “Anima e core”: Non si fa spazio tra le altre canzoni in competizione. Buon ritmo e nulla più. Occasione è sprecata. Voto 4
Brunori sas canta “L’albero delle noci”: Canzone autorale che stinge occhiolino alle canzoni di Francesco de Gregori. Deludente. Voto 6 politico
Modà cantano “Non ti dimentico”: è la canzone che ti aspetti da loro. Bravi. Voto 7
Clara canta “Febbre”: la canzone fa fatica, seppur musicata bene ma lei ha difficoltà a crearsi spazio. Occasione persa. Voto 5
Fedez canta “Battito”: testo pesantissimo, un pugno nello stomaco. La depressione.
“Forse ti mento quando dico che sto meglio”. “Prenditi i miei soldi e i miei sogni basta che stai lontana da me” voto 7
Lucio Corsi canta “Volevo essere duro”: È un personaggio, ricorda Alberto Camerini degli anni Ottanta. Vuole essere un duro ma si scontra con la realtà, “non sono nessuno”. Voto 6
Bresch canta “La tana del granchio”: a questo Festival se alcuni autori scrivono diverse canzoni finisce che sembrano tutte uguali, pertanto lui paga questo dazio. Non emerge. Voto 5
Rocco Hunt canta “Mille vote ancora”: Canta Napoli! Ci riprovano dopo lo scorso anno con Geolier a fare il colpaccio per cercare di vincere. Un tormentone sicuro. Voto 6
Sarah Toscano canta “Amarcord”: Felliniano come titolo ma si ferma lì. La ex vincitrice di Amici non lascia nessuna emozione o segno. Deve maturare. Voto 4
Joan Thiele canta “Eco”: è imbarazzante, non buca. Occasione sprecata. Voto 4
Francesca Michielin canta “Fango in paradiso”: Troppo urlata, non ci siamo. Un’occasione sprecata. Voto 4
The Kolors cantano “Tu con chi fai l’amore”: canzone di lunga vita, la sentiremo ancora nella prossima estate. Sanremese stringendo l’occhiolino alla comunità Lgbtq+. Voto 6 1/2
Paolo Celada