Auto – Matteo Cressoni sfortunato a Le Mans. Il Team Iron Lynx costretto al ritiro

Matteo Cressoni
Matteo Cressoni

Le Mans Quando la sfortuna decide di colpire, non c’è modo di evitarla. Il lungo weekend della 24 Ore di Le Mans, terza prova del Mondiale Endurance WEC, si era aperto sotto i migliori auspici per Matteo Cressoni e il Team Iron Lynx. La loro Porsche 911 RSR #60 aveva ben impressionato nelle prove libere e nel warm-up di sabato, mettendo a referto tempi da podio. E anche la gara del centenario iniziava positivamente, nonostante la partenza dal 13° posto sullo schieramento.
Il primo a impugnare il volante era Alessio Picariello, bravissimo a destreggiarsi tra scrosci di pioggia, safety car, bandiere gialle e traffico congestionato (le vetture in pista erano complessivamente 62, un record), portando la Porsche 911 RSR giallo-nera al 2° posto di categoria dopo poco più di un’ora di gara.
L’azzeccata strategia dei rifornimenti e cambio gomme consolidava la posizione, e dopo circa 2 ore di gara era il “gentleman driver” Claudio Schiavoni ad accomodarsi sul sedile della Porsche #60. A quel punto la Dea Bendata decideva di voltare le spalle al Team Iron Lynx. Schiavoni subiva il tamponamento da parte di una vettura concorrente e, stante i danni riportati dall’auto, era costretto a un mesto ritiro, lasciando nello sconforto tutta la squadra.
Un vero peccato, chiudere in questo modo il capitolo della gara endurance più prestigiosa al mondo fa davvero male. Matteo Cressoni e il Team Iron Lynx voltano pagina, guardando al prossimo appuntamento agonistico stagionale, quello della 6 Ore di Monza nel weekend del 9 luglio, quarta prova del Mondiale WEC.