Lodo Guenzi stasera porta Agatha Christie al Sociale

Lodo Guenzi (foto Andrea Ciccalè)

MANTOVA Stasera alle ore 21, al Teatro Sociale di Mantova andrà in scena “Trappola per topi”, uno dei più grandi classici di Agatha Christie, che inaugurerà la stagione di prosa Mantova Teatro 2022-2023 organizzata da Comune di Mantova e Fondazione “Umberto Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. “Trappola per topi” al Sociale per la prima regionale, vede sul palco Lodo Guenzi nelle vesti del commissario Trotter in un giallo carico di misteri e suspence: i coniugi Ralston ospitano nella propria tenuta cinque strani clienti. Durante un tormenta di neve che isola la magione, la radio trasmette la notizia di un omicidio avvenuto a Londra, e l’assassino potrebbe proprio nascondersi tra le persone presenti. Scotland Yard indaga e invia sul posto il sergente Trotter per risolvere il mistero e proteggere albergatori e ospiti dall’oscuro assassino pronto a colpire nuovamente. Tutti i personaggi sembrano nascondere qualcosa, ma cosa? Su cosa sta indagando veramente Scotland Yard? Chi è l’assassino? In un’atmosfera tipicamente british vanno in scena i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. E poi c’è la neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento.
I biglietti sono in vendita online su ticketone.it e presso la Biglietteria del Teatro Sociale. Tutti i dettagli sulla stagione di prosa su www.mantovateatro.it
“Il 25 novembre 1952, all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta ‘Trappola per topi’ di Agatha Christie. Da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. Ed ora tocca a noi. “Trappola per topi” ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue Credo che i personaggi di Trappola nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. E credo riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e l’adesione di una compagnia di artisti che gioca seriamente con un’opera “chiusa” e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa. In questo la scelta di Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza.” così il regista Giorgio Gallione.