Per gli 80 anni di Emilio Soana l’orchestra di Nick the nightfly in piazza a Rivarolo Mantovano

RIVAROLO – Sulla carta, si annuncia come una di quelle sere magiche, toccate dalla fatata mano delle più felici coincidenze, in cui tutto può succedere. Anche di fermare il tempo. Venerdì prossimo alle 21,15, la cornice di Piazza Finzi a Rivarolo Mantovano sarà lo scrigno a cielo aperto di un evento per molti aspetti storico. Di fronte al pubblico di casa, idealmente quello che, quasi 70 anni fa, lo aveva visto muovere i primi passi prima di prendere il volo verso l’Olimpo del jazz internazionale, accompagnato dalla sua tromba fatata, Emilio Soana salirà sul palco e festeggerà a modo suo le sue 80 primavere che festeggerà proprio domani. Un riconoscimento ad una carriera che, a dispetto dell’anagrafe, sembra accelerare il passo anziché rallentarlo, con un’agenda stipata di serate nei massimi templi del jazz. Per questo eterno ragazzo, schivo nella vita quanto torrenziale con lo strumento in mano, suonare è evidentemente un modo per sospendere i giorni in un eterno presente scandito dal pulsare interiore di ritmi che, come un richiamo irresistibile, invitano a cedere alle loro sirene e a buttarsi nella mischia. La Fondazione Sanguanini Rivarolo Onlus, in collaborazione con il Circolo del Jazz di Mantova, in occasione del Premio Kramer che ogni anno viene assegnato a personalità di spicco del panorama nazionale, ha affidato, per questa edizione speciale 2023, le chiavi di casa alla prestigiosa Orchestra Nick the Nightfly, capitanata dal suo vulcanico leader, al secolo Malcolm MacDonald Charlton, e diretta dall’altrettanto istrionico Gabriele Comeglio. Un’orchestra di solisti, tra cui lo stesso Soana, dai primi anni 2000 di stanza all’esclusivo Blue Note di Milano, densa di personalità diversissime eppure capaci di fondersi in un amalgama che non manca mai, ascolto dopo ascolto, di sorprendere per audacia, originalità, singolare prospettiva: complici perfetti, dunque, per fare da tappeto sonoro ma anche immaginifico alle avvincenti scorribande della tromba del Maestro. Angelo Strina, pdella Fondazione e principale promotore, insieme a Stefano Alquati, di questa serata, confessa di attendere il concerto con l’entusiasmo di un bambino. “Nelle prime edizioni del Premio Kramer, quando il luogo della premiazione era ancora Mantova, Soana era già stato insignito di questa onorificenza che, nel tempo, è stata assegnata anche ad altri straordinari interpreti della scena jazz, da sommi patriarchi come Enrico Intra, Renato Sellani e Franco Cerri fino a Mauro Negri, Fausto Beccalossi e ad una nutrita rosa di altri straordinari nomi emergenti. Ma come si fa a lasciarsi sfuggire l’occasione di celebrare insieme un traguardo così simbolicamente cruciale? L’Italia se lo sta contendendo in serate nei massimi Festival della penisola. Ma qui c’è la sua gente, ci sono le radici a cui lui è rimasto profondamente legato”. A Rivarolo, infatti, Emilio Soana è la leggenda della porta accanto. Smessi i panni del grande interprete, in paese veste quelli del vicino di casa ideale. Garbato, amichevole, sempre sorridente quando lo si incontra per strada, o al bar dopopranzo, per il rito del caffè. Accade soprattutto d’estate, quando l’implacabile morsa degli impegni didattici e concertistici concede qualche pur breve refolo. È allora che Emilio arriva. Come sempre, accompagnato dalla signora Silvana, una vita al suo fianco. Anche lei presenza discreta, impercettibile quanto preziosa; una roccia delicata e incrollabile senza la quale il Maestro ama ripetere che nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.