Gronda nord, per terminare l’infrastruttura servono altri 2,4 milioni

VIADANA –  Partendo dalla notizia relativa all’aumento dei costi dell’ultimo tratto della Gronda Nord, Stefano Bini, segretario del circolo Pd di Viadana attacca duramente l’amministrazione comunale. A mancare alla controparte politica – a detta dell’esponente d’opposizione – una visione complessiva di sviluppo per il viadanese.
«E’ innegabile – afferma il segretario dem – che dopo 8 anni di giunte comunali di destra a Viadana le politiche di crescita del territorio siano state affossate e queste giunte vivano oramai solo di ordinaria amministrazione o patrocinando feste locali senza una visione di lungo periodo di ciò che è necessario per il territorio». Sul tema infrastrutturale un ulteriore affondo all’esecutivo locale: «La mancanza di fondi per completare l’ultimo tratto di Gronda Nord – dichiara – è un colpo durissimo alle prospettive di sviluppo socio-economico del territorio. Avremo dieci anni di giunte comunali di destra incapaci di raccogliere un euro per investimenti infrastrutturali significativi nonostante una Regione Lombardia ed un Governo Nazionale dello stesso colore politico. É molto preoccupante la notizia dell’aumento dei costi per il completamento della Gronda Nord dal Fenilrosso alla zona industriale Gerbolina, con un rialzo di 2milioni e 400mila euro in più rispetto al primo progetto messo in campo nel 2019. Infatti, si è passati dai 7milioni e 100mila euro ai 9 milioni e 500mila euro. Ovviamente per tale incremento di risorse necessarie andranno trovate le relative coperture».
Un incremento che avrà delle ripercussioni importanti sul territorio e sul reperimento dei fondi. «Riteniamo che sia un colpo durissimo alle prospettive di sviluppo socio-economico del territorio in quanto –- conclude il segretario locale del Pd – i tempi di completamento si allungheranno inesorabilmente».