CASTEL D’ARIO – Vandali scatenati nell’hinterland con danneggiamenti avvenuti in diversi paesi. L’episodio più eclatante, stigmatizzato unanimemente, è avvenuto a Castel d’Ario, dove alcune notti fa una gang di balordi si è accanita contro la Fiat Panda dell’Ente, quella che solitamente viene usata dall’assistente sociale e dal messo comunale. Ebbene, i giovani teppisti non solo hanno utilizzato il tettuccio come base per sparare i petardi, cosa di per sé già grave, ma si sono spinti oltre accanendosi oltremodo contro la vettura di servizio. Fallito il tentativo di forzare la serratura, hanno spaccato il tergicristallo posteriore e rotto uno degli specchietti e lo sportellino del carburante. Prima di andarsene hanno asportato le targhe e lo stemma della Fiat. L’atto vandalico è stato denunciato ai carabinieri. Un’azione inqualificabile che rimanda a quanto avvenuto nella notte di San Silvestro a Roncoferraro, dove alcuni giovanissimi avevano devastato il presepe allestito sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista. Nel caso specifico le telecamere installate nella zona unitamente ad alcune testimonianze avrebbero ripreso in azione i movimenti dei presunti responsabili mentre danneggiavano l’installazione sacra. Anche nella vicina Bonferraro, già in territorio veronese, sarebbero stati registrati episodi di microcriminalità. Le testimonianze dei residenti parlano esplicitamente di un extracomunitario di origine marocchina, peraltro già noto alle forze dell’ordine, vagare per il centro con un coltello tenuto nel giubbotto e poi estratto davanti a dei minorenni (è probabile possa trattarsi dello stesso segnalato qualche mattina fa a Villimpenta e poi a Nogara, ndr), ma anche di danneggiamenti verso due attività commerciali.
Matteo Vincenzi