Addio a don Ennio Asinari, parroco emerito di Sabbioneta

SABBIONETA È un grande lutto quello che ha colpito la cittadina gonzaghesca. Alle 3 di venerdì notte, infatti, si è spento don Ennio Asinari, parroco emerito di Sabbioneta, dove era approdato nel 1980, guidando la comunità fino al 2008, per proseguire poi nella veste di collaboratore parrocchiale. Negli ultimi mesi le condizioni di salute si erano fatte più precarie, fino a un breve ricovero in ospedale poco prima di Natale. A gennaio aveva compiuto 91 anni. Il suo nome rimarrà legato per sempre alla storia di Sabbioneta, grazie al rinvenimento, il 4 luglio del 1988, della tomba del duca Vespasiano Gonzaga, che recava ancora al collo il ciondolo del Toson d’oro. Sicuramente una delle figure più significative del territorio per oltre mezzo secolo. Insieme alla professoressa Ida Ines Formis diede vita alla cooperativa “A passo d’uomo”, vera fucina di iniziative e promozione culturale, che ha seminato nella città ducale e anche fuori per tutto questo tempo. «È un vuoto grande – afferma il sindaco Marco Pasquali – quello che si viene a creare nella nostra comunità. Don Ennio è stato protagonista di tempi importanti per la nostra città, custode della sua storia e appassionato cultore e ricercatore, che ha contribuito in modo significativo a scrivere la storia di Sabbioneta. Gli dobbiamo tutti molto. Ho lavorato a stretto contatto con lui per la redazione della mia tesi di laurea. Ricordo con gioia quei giorni densi di passione vera per la storia locale e la sua attenzione costante nel cercare di contribuire a far crescere giovani consapevoli e appassionati. Sabbioneta non dovrà mai smettere di dire grazie a Don Ennio». «Un sacerdote dagli indubbi meriti – commenta a caldo Alberto Sarzi Madidini, coordinatore delle Pro loco Oglio Po – che ha avuto anche riconoscimenti in campo civile: era cittadino onorario di Sabbioneta dal settembre 2018, cavaliere e grand’ufficiale della Repubblica. La sua azione si è svolta in una città a misura d’uomo». Venerdì notte al suo capezzale è stato chiamato il dottor Alberto Zanazzi, caro amico che lo aveva in cura da ormai quarant’anni. La camera ardente è stata allestita nella chiesa dell’Incoronata di cui aveva promosso il restauro e il recupero e che per tanti anni ha contribuito a tenere aperta, fu in quella occasione che si scoprì la tomba sotto al mausoleo del duca. Stasera alle 18.30 verrà recitato il Rosario, subito dopo la Messa vespertina in Assunta. Annullata la festa di carnevale in piazza, mentre per domani è stata indetta una giornata di lutto cittadino.
I funerali avranno luogo domattina alle 10 sempre nell’Incoronata e saranno presieduti dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni. La salma verrà poi tumulata nel cimitero locale.