“Ho deciso di presentare una mozione urgente perché la tutela del territorio e la sospensione dell’iter autorizzativo per la realizzazione della discarica per rifiuti contenenti amianto nel Comune di Marmirolo è una nostra priorità. La domanda sorge spontanea perché il comune di Marmirolo è stata individuato quale luogo in cui localizzare un impianto di smaltimento di rifiuti contenenti amianto? Marmirolo è sempre stato ubicato in una delle aree idrogeologicamente più sensibili della pianura lombarda. Una discarica sopra la falda acquifera mette a rischio la qualità delle acque, e di conseguenza la salute pubblica, materia di cui si deve occupare il sindaco, e l’integrità di un ecosistema agricolo unico in Italia. Lo sviluppo sostenibile deve fondarsi su sicurezza, trasparenza e tutela del territorio”, con queste parole, il consigliere regionale Fratelli d’Italia Paola Bulbarelli ha depositato la mozione urgente n. 392 per chiedere la sospensione immediata dell’iter autorizzativo (PAUR) relativo alla realizzazione di una discarica per rifiuti contenenti amianto (RCA) nel comune di Marmirolo.
“Il sito individuato nel territorio del comune di Marmirolo per la realizzazione del progetto ricade in una zona di ricarica degli acquiferi, caratterizzata da elevata permeabilità e vulnerabilità all’inquinamento. E la vicenda non riguarda solo Marmirolo, l’impianto avrebbe un impatto molto importante anche per tutti i comuni circostanti”, prosegue il consigliere Bulbarelli. “Ringrazio i consiglieri di opposizione, in particolare il consigliere comunale Roberta Gaburri che segue con attenzione la questione e mi tiene sempre aggiornata”.
Il progetto della società AMMIT S.r.l. prevede la realizzazione di una discarica da 350.000 metri cubi in un’area di ricarica degli acquiferi ad alta vulnerabilità, a ridosso del Parco del Mincio e dei prati stabili naturali della Valle del Mincio, ambienti di interesse comunitario tutelati dalla Direttiva europea “Habitat”, e i prati stabili della pianura lombarda da valorizzazione e tutela ai sensi dalla legge regionale 15/2025.
“La Lombardia è un modello di sviluppo sostenibile, fondato sulla sicurezza, la trasparenza e il rispetto del territorio. Su temi come l’amianto e la difesa delle nostre acque non sono ammesse scorciatoie”, conclude Bulbarelli.







































