Castiglione delle Stiviere Una riserva naturale, il laghetto di Valle a Castiglione delle Stiviere, che dovrebbe essere tutelato con ogni mezzo, ma che oggi risulta un luogo in cui la maleducazione, il mancato rispetto e l’inciviltà fanno da padroni: è questa la denuncia trasmessa dai tecnici di Legambiente che documenta la presenza di pescatori, scarichi abusivi e cacciatori. «Queste immagini rappresentano scene di ordinaria anarchia in quell’area di assoluto pregio ambientale. – affermano i rappresentanti di Legambiente – Oltre a pescatori che campeggiano indisturbati schierando un arsenale di canne impressionante, il basso livello dell’acqua, dovuto all’attuale fase di siccità, ha fatto emergere ogni genere di scarichi abusivi nella torbiera, come mattoni in calcestruzzo, una cancellata e diverse lastre di quello che parrebbe eternit. Inoltre, durante la stagione venatoria, i cacciatori si aggirano abitualmente nella zona, disturbando le nidificazione e impallinando gli adulti, come testimoniato da numerosi bossoli che rinveniamo e raccogliamo ogni anno. Le Gev si trovano spesso con le mani legate quando si imbattono in situazioni di questo tipo, proprio per la mancanza di un piano di gestione. Sarebbe secondo noi imperdonabile – concludono i tecnici di Legambiente – se trascorresse un altro quinquennio senza che tale piano entrasse in vigore». Sebbene queste rimostranze, il primo cittadino Enrico Volpi, ha menzionato tra le ridotte possibilità di risoluzione alla questione, l’attivazione di una Fondazione, che possa gestire e sorvegliare la riserva: «I tentativi attuati in questi anni sono stati innumerevoli e al contempo fallimentari. – afferma il sindaco – Abbiamo più volte ricercato un gestore che avesse potuto occuparsi e dirigere la cascina e il laghetto adiacente in modo tale da avere un serio controllo. In diverse occasioni, è stato lanciato il bando ma ogni volta abbiamo riscontrato un insuccesso. Questo perché a livello economico è difficile tenere in piedi la struttura e le entrate molto spesso non corrispondono alle uscite. Nel programma elettorale abbiamo previsto la possibilità di attivare una fondazione a partecipazione pubblica e privata. Questo è il progetto che vogliamo portare avanti; in mancanza di tale strada, riteniamo molto difficile trovare una soluzione definitiva».