CASTIGLIONE – Tornano a farsi sentire, forte e chiaro, i rappresentanti del comitato locale che stanno portando avanti la battaglia per l’interramento dell’elettrodotto Colà-Tavazzano e che attraversa il territorio di Castiglione. «I cittadini – affermano gli attivisti – sono stanchi di aspettare che qualcuno si faccia carico di risolvere un problema denunciato da più di 20 anni. L’interramento dei tralicci ad alta tensione, che passano anche vicino alla scuola elementare di Belvedere, frequentata da più di 300 alunni e vicinissimo a case ed attività industriali e commerciali, deve diventare una priorità dell’amministrazione comunale e di quella regionale». Poi l’appello urgente: «Già l’anno scorso abbiamo chiesto al comune di chiedere l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Pnrr. La giunta guidata dal sindaco Enrico Volpi deve organizzare, nell’immediato, un tavolo istituzionale con i parlamentari mantovani e con i consiglieri regionali, in maggioranza al Pirellone, per chiedere l’impegno concreto a trovare le risorse per finanziare il progetto dell’interramento dei cavi elettrici da 220.000 Volt». Il passaggio della corrente nei tralicci produce delle onde elettromagnetiche che in base all’esposizione potrebbero essere nocive alla salute dei cittadini, come rilevato, ad esempio, con test sulle 24 ore, detto “Long Time” che, per via Medole, ha dato un risultato ben superiore al limite di qualità di 3 μT. «Nel 2001 l’Arpa Lombardia – spiegano ancora dal comitato – ha effettuato una campagna di misurazione dell’intensità del campo elettromagnetico nei pressi del plesso scolastico già citato con risultati compresi nel range 2,70 uT e 3,54 μT. che, se confrontati con i limiti proposti dall’ISPESL e dall’ISS, appaiono davvero preoccupanti. Ed ancora, le conclusioni di numerosi studi scientifici pubblicati negli ultimi anni hanno previsto che se il limite di esposizione cronica al campo elettromagnetico supera gli 0,4 microT, vi è la probabilità di un aumento delle leucemie infantili».