L’acqua dei pozzi del mantovano non è potabile

MANTOVA  Il “petrolio blu” potrebbe non essere più così sicuro, almeno in base a quanto emerso dalle analisi condotte nel 2017 nell’ambito del Progetto pilota del monitoraggio dei pozzi privati ad uso idropotabile e/o irriguo condotto nei Comuni di Curtatone, Schivenoglia e Quingentole a cui si è aggiunto Castiglione delle Stiviere per il controllo dei nitrati. Questo il quadro preoccupante presentato ieri pomeriggio a Buscoldo, nel Comune di Curtatone, nel corso dell’incontro “Acque di falda in provincia di Mantova” organizzato dal M5S durante il quale si è parlato del diritto di accesso all’acqua potabile.
Un progetto, quello presentato ieri, nato per verificare la qualità dei pozzi nei diversi nuclei residenziali in cui non arriva ancora l’acquedotto.
«Nei Comuni esaminati – è stato spiegato ieri – sono presenti, in prossimità dei pozzi, impianti a biogas e allevamenti intensivi di maiali che favoriscono l’apporto di nitrai e ammonio e che influenzano negativamente la qualità delle acque di falda. Dai risultati delle analisi è emerso un quadro preoccupante: l’acqua di tutti i pozzi indagati del mantovano non è potabile. Ovvero, i parametri di base esaminati (arsenico, manganese, ferro, nitrati e ammoniaca con solfati e tracce di nickel) risultano non conformi al D.Lgs 31/2001, quindi si ribadisce che l’acqua, dei pozzi privati indagati, destinata al consumo umano non è potabile. Inoltre nelle acque prelevate dalle falde viene superata la concentrazioni soglia di contaminazione che indica il valore di concentrazione di una sostanza oltre il quale è obbligatorio per legge procedere con un accurato monitoraggio chimico (caratterizzazione) del sito e spesso preambolo di una richiesta di bonifica». Indagate anche alcune fontane fra cui quella del Parco Pastore di Castiglione delle Stiviere da cui risulta il superamento del valore del parametro nitrati e presenza di ammoniaca presso l’area giochi dei bimbi. «Il problema delle acque sotterranee è rilevante anche per ragioni sanitarie: continuare a spandere fanghi, gessi e digestati industriali, importare rifiuti di ogni tipo non è più possibile» Questi dati verranno portati in parlamento dall’On. Alberto Zolezzi.