Pensionato muore dopo il veglione, la Procura apre un’indagine

Giallo per una chiamata che Volponi aveva fatto al 118 poco prima di morire

strada morto

HINTERLAD A dodici giorni dal decesso, il corpo di  Arnolfo Volponi , il pensionato colto da infarto nella notte di Capodanno mentre stava percorrendo in sella alla sua bicicletta la tratta Villimpenta-Nogara, giace ancora nelle camere mortuarie di Legnago. Una storia triste, al tempo stesso assurda e tintasi nelle ultime ore di “giallo” al punto che la Procura vuole vederci chiaro. Per comprendere il motivo bisogna tornare alla sera della tragedia. Volponi ha appena finito di festeggiare il veglione di Capodanno insieme ad alcuni amici in un ristorante di Villimpenta, quando improvvisamente comincia a tossire con insistenza. Decide così di rivolgersi al 118 ma l’operatore telefonico lo avrebbe indirizzato alla Guardia medica dell’ex ospedale Stellini di Nogara. A sua volta il medico di turno gli avrebbe risposto di non poter uscire per quel genere di sintomi, invitando il 70enne a chiamare un’ambulanza. A Volponi, che risiede in un appartamento Ater di via San Francesco a Nogara, non resta che montare in sella alla sua bici e percorrere la provinciale 49 nonostante le non perfette condizioni fisiche. In quell’ambulatorio, purtroppo, l’uomo non arriverà mai perché all’altezza di via Raffa il suo cuore smette di battere, probabilmente a causa dello sforzo eccessivo compiuto in condizioni di freddo. Un “rimpallo” di soccorsi che ha spinto la Procura a iscrivere la guardia medica nel registro degli indagati per «omissione di atti di ufficio e per morte derivata da altro reato». La vicenda assume connotati ancor più paradossali se si pensa che quando i carabinieri, intervenuti sul posto per eseguire i rilievi di legge dopo aver ricevuto la chiamata di alcuni passanti, hanno incaricato una ditta di onoranze funebri di trasportare la salma del pensionato all’ospedale di Borgo Roma (Vr), a disposizione della magistratura per l’esame autoptico. Ed è qui che il giallo assume tinte ancor più marcate, poiché gli addetti delle camere mortuarie si sono rifiutati di accogliere il corpo di Volponi. Dopo un giro di telefonate e di chiarimenti, alla fine viene deciso di traferire la salma dell’uomo a Legnago, dove tutt’ora si trova al termine di un irrealistico girovagare tra le strade della zona alla ricerca di un posto. Lunedì sarà finalmente eseguita l’autopsia mentre il funerale è stato fissato per martedì 15 gennaio.

Matteo Vincenzi