Ponte di San Benedetto: anche il prefetto apre al bypass. Vertice il 10

SAN BENEDETTO  – Anche il prefetto  Carolina Bellantoni apre alla possibilità di realizzazione del bypass del ponte, che consentirebbe ai veicoli di attraversare il Po senza dover per forza imbarcarsi in lunghe deviazioni. La Prefettura ha infatti convocato per il prossimo 10 dicembre un vertice tra le parti, su richiesta del comitato “Vogliamo il ponte”, che da tempo si batte per la riapertura quanto più possibile rapida del manufatto e, oggi, anche per la realizzazione del bypass. All’incontro, oltre al prefetto e al comitato di San Benedetto, saranno presenti anche la Provincia, proprietaria del viadotto, e Toto Costruzioni, la società che sta costruendo il nuovo ponte. L’incontro è stato convocato per esaminare la situazione e favorire il dialogo tra le varie parti in causa.
Nel frattempo, con la piena ormai passata, da più parti si ricomincia a pensare all’eventualità di realizzare il bypass. Oltre al vertice convocato dalla Prefettura per la prossima settimana, anche il Comune si sta muovendo. Se sull’eventualità di realizzazione del bypass la Provincia ha messo una pietra tombale, però, l’ente locale sta infatti lavorando per valutare se esista qualche possibilità alternativa.
Il sindaco  Roberto Lasagna ha infatti chiesto all’ufficio tecnico comunale di iniziare a lavorare per studiare l’eventuale fattibilità dell’opera. Le prossime settimane, in ogni caso, saranno decisive per le sorti del traffico in tutta la zona. Intanto il ponte tra Bagnolo San Vito e San Benedetto Po ha riaperto da meno di 48 ore e già tornano i “furbetti” che, sebbene a bordo di mezzi pesanti, tentano di percorrere il manufatto, nonostante la carreggiata sia stata ristretta con appositi guard-rail installati al centro della carreggiata.
Il fatto è successo ieri poco prima delle 17, quando un camion stava tentando di immettersi sul ponte nella direzione da San Benedetto verso Mantova. Manovra, questa, impossibile proprio a causa dei guard-rail.
L’autista, resosi conto che sarebbe andato a finire in un collo di bottiglia con conseguenze facilmente immaginabili, ha così inserito la retromarcia e avviato una serie di complicate manovre per compiere una inversione a U e tornare sui propri passi. Con, naturalmente, diversi disagi e difficoltà per gli altri mezzi in transito in quei frangenti.
È infatti bene ricordare che il ponte ha sì riaperto al traffico dopo la piena del Po della scorsa settimana, ma in ogni caso le limitazioni ai mezzi pesanti istituite dopo il terremoto 2012 sono ancora in vigore e tali rimarranno fino al completamento dei lavori di realizzazione del nuovo manufatto sul Po.