Piazza Arche, altre 3 telecamere per scoraggiare i balordi

MANTOVA  Inizieranno oggi i lavori di scavo per la posa dei pali e per l’allacciamento con la fibra ottica che collegherà le tre telecamere di piazza Arche con la stazione operativa di viale Fiume. Tre impianti di videosorveglianza, non mirati alle multe, chiesti da molto tempo all’amministrazione soprattutto per fronteggiare situazioni di illegalità, che vanno dai furti al disturbo della quiete pubblica, passando per le intemperanze ben note di alcuni frequentatori abituali della sala giochi.
Il provvedimento ha dovuto seguire un iter burocratico non esente persino dalle concessioni paesaggistiche degli organismi di tutela, trattandosi di pieno centro storico con luoghi di interesse monumentale. Ma le necessità della sicurezza e dell’ordine, sostengono in via Roma, diventano prioritarie. «Tantopiù commenta l’assessore alla sicurezza  Iacopo Rebecchi – quando queste necessità combinano con una pianificazione fortemente voluta da questa amministrazione, di rendere Mantova una città più sicura». E lo sforzo, spiega l’assessore, è percepibile anche dai numeri. Con queste tre telecamere di piazza Arche sfiora quota 460 il numero dei punti di controllo in città «Siamo la quinta città d’Italia per numero di telecamere – prosegue –, dopo Milano, Roma, Trento e Firenze, ma assolutamente primi per numero di telecamere pro-capite. E non dimentichiamo che persino molti atti di criminalità sono stati scoperti dagli inquirenti proprio grazie al nostro sistema comunale di videosorveglianza: dal delitto del ponte alla rissa di Valletta Valsecchi o a vari furti».
Il piano di investimenti in sicurezza del Comune non è comunque intenzionato a concludersi con queste tre telecamere, che diventeranno operative già in settimana. Altri impianti sono in fase di studio, e già la giunta si è messa alla ricerca delle risorse necessarie. «Prima viale Montello, poi piazza Arche. Il prossimo passo – conclude Rebecchi – è rivolto al controllo anti-balordi delle Pescherie».