“Si nasce donne fertili o inutili” Bufera sull’assessore Paganella

Pd: “Inaccettabile”. Il sindaco si dissocia

CASTIGLIONE  «Si nasce donne fertili o inutili». Scoppia la bufera sull’assessore alla cultura  Manlio Paganella, che ha pronunciato la frase in consiglio comunale, giusto la sera prima della Festa della Donna, durante un intervento riguardante la presentazione, risalente allo scorso 26 gennaio, del libro “Compagno mitra”. Le tre consigliere del Pd, a consiglio concluso, parlano di “vergogna, mistificazione e sessimo”, mentre il sindaco  Enrico Volpi si dissocia parlando di “affermazioni gravi” dette a titolo personale.

Non appena iniziato il proprio intervento, le consigliere del Pd  Graziella Gennai,  Cecilia Carattoni ed  Elena Cantoni escono dall’aula consiliare, spiegando al rientro che se n’erano andate perché «il momento delle interpellanze e delle interrogazioni è monopolizzato dalla maggioranza».
«Come diceva Manzoni, – attacca Paganella a inizio intervento – “Il coraggio uno non se lo può dare”. Si nasce uomini o si nasce eunuchi. Si nasce donne fertili o si nasce donne inutili». Poi Paganella prosegue con la propria risposta, parando anche di “leoni di cartapesta, omuncoli e donnucole”.
Le sue frasi fanno scoppiare un putiferio. “Chi ha osato criticare Paganella – scrive il Pd in una nota dopo il consiglio – e le consigliere che hanno abbandonato l’aula sono state accusate dal dotto assessore di codardia, di aver infangato non solo lui, ma tutta la città di Castiglione. Paganella e le sue parole si qualificano da sé in quanto a vergogna, mistificazione e sessismo. Ma è grave che nessuno dell’amministrazione comunale si sia pubblicamente dissociato o abbia chiesto scusa. Il sindaco, sollecitato, si è scusato in privata sede. Allora ci chiediamo: il sindaco, che non ha il coraggio di contraddire pubblicamente l’assessore a cui ha dato la delega per la cultura e la pubblica istruzione, lo teme? Di un tale assessore, del suo disprezzo per la cultura democratica e le istituzioni e le persone in cui si incarna, possiamo e vogliamo fare a meno: il sindaco gli ritiri la delega, Castiglione merita di meglio”.
Dal canto suo Paganella spiega che «Si è trattato di una frase pronunciata nella dialettica del momento, dopo essere stato zitto per due mesi nonostante i duri attacchi che ho subito. Mi scuso se ho offeso qualcuno. Per me le donne sono importantissime e la prima donna che si ama, nella propria vita, è la propria madre. Senza la quale non ci sarebbe vita». E il sindaco Volpi non rimane indifferente: «Paganella ha pronunciato quella frase a titolo del tutto personale. Si tratta di una frase grave e particolarmente infelice: ognuno si prende la responsabilità di ciò che dice. Probabilmente ha pronunciato quelle frasi in un momento di stizza dopo un periodo attacchi piuttosto pesanti, ma si tratta comunque di una frase davvero infelice».

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