Basket A2 femminile – Il MantovAgricoltura ci prova, ma il Castelnuovo è troppo forte: finisce 73-52

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Marida Orazzo

Castelnuovo Scrivia Ci voleva un’impresa ma il MantovAgricoltura, di questi tempi, non è squadra che fa miracoli. Ci ha provato, questo sì, è rimasto in partita fino all’intervallo, poi è crollato sotto i colpi della corazzata Castelnuovo Scrivia.
La cronaca. L’Autosped preme subito il pedale sull’acceleratore (6-0), poi il San Giorgio entra in partita con i canestri di Orazzo e Llorente (10-4). A metà del primo quarto il gap è in doppia cifra (18-7) e allora è ancora Orazzo, con una tripla, a suonare la sveglia. Firmano il tabellino anche Bevolo e Dell’Olio (20-14), la scatenata Orazzo (11 punti nel primo periodo) segna due canestri di fila e, a un secondo dalla sirena, anche il jumper del pareggio a quota 22. L’attacco del MantovAgricoltura si inceppa nel secondo quarto e il Castelnuovo ne approfitta: parziale di 13-1 e nuova fuga sul 35-23. La sfida procede a strappi e stavolta sono le sangiorgine a piazzare un parzialino da 8-0 aperto da Bottazzi e chiuso, manco a dirlo, dalla solita Orazzo (sono 15 in metà gara); poi la tripla di Leonardi inchioda sul tabellone il 38-31 all’intervallo.
Il problema è che il San Giorgio resta negli spogliatoi, l’Autosped fa 13-0 in cinque minuti e la partita, sul +20 (51-31), è di fatto chiusa. Il terzo parziale è da incubo per Llorente e compagne, il canestro sembra la cruna di un ago. Orazzo spezza l’incantesimo e Bottazzi manda a bersaglio una bomba e due liberi (54-38), ma il risultato è ormai compromesso. Il -16 all’alba dell’ultimo quarto è una montagna troppo alta da scalare, anche perchè il MantovAgricoltura ha perso la verve offensiva del primo periodo, Orazzo si è spenta e l’Autosped continua a martellare: 65-45 a cinque dalla sirena. La partita è chiusa, da un pezzo per la verità, il resto, come si dice in gergo, è garbage time: finisce 73-52. Si sono visti venti minuti (scarsi) di un buon San Giorgio; in attesa di tempi migliori (e avversari più abbordabili), tocca accontentarsi.