SAN GIORGIO Il MantovAgricoltura San Giorgio in questi giorni di emergenza per il Coronavirus; tutti a casa come da disposizioni del governo, in attesa di sapere come muoversi. Proprio ieri il presidente Antonio Purrone ha avuto le ultime indicazioni della Lega Pallacanestro. «Sono stato in teleconferenza – spiega – con la Lega. Il decreto del governo parla di uno stop sino al 3 aprile. Quindi da lì si vedrà se continuare. Ma ci deve essere prima di tutto la tutela sanitaria. I presidenti delle società non devono avere responsabilità di nessun tipo. A porte chiuse non si gioca: perché se così è, vuol dire che c’è ancora emergenza. Se c’è chiarezza si riparte, ma di certo non il 3 aprile. Le ragazze si devono allenare, e quindi se ne riparlerà il 19. Adesso a casa fanno esercizi a corpo libero e si tengono in forma. Qualsiasi ipotesi ora sono chiacchiere da caffè. Ci sono interessi in gioco, ma in tutto questo è la Federazione che decide. L’emergenza è nazionale, non vale solo per la Lombardia. La salute prima di tutto. Stiamo in stand-by, restiamo in casa e attendiamo gli eventi. Sono convinto che il bandolo della matassa sia il ritorno a scuola dei ragazzini. Se loro vanno, allora ci si può allenare. Io la vedo triste però». Oltre al dramma della situazione, passando (con difficoltà) al lato sportivo, il futuro delle società non è roseo. «La ripresa – prosegue il numero uno biancorosso – l’anno prossimo sarà dura. E’ tutto in stand-by: allenatori, giocatrici e sponsor. Comunque ora la prima cosa è la salute. E’ davvero una situazione tragica per il Paese». Nel caso si potesse portare a termine la stagione? «Difficile recuperare le gare. Se ne potrebbero fare due/tre e poi play off, play out o si riparte da capo l’anno prossimo. Ma deve esserci prima di tutto chiarezza. La Fip deciderà». Difficile comunque pensare alla pallacanestro: «Il nostro è solo un gioco. Rispetto per chi soffre e chi lavora per alleviare questa sofferenza». (cris)