Basket serie A2 m – Casalvieri: “Pompea, che impatto i due americani al debutto”

Il play Clarke nella morsa avversaria

Mantova Di ritorno dal PalaBanca di Piacenza la Pompea non si è portata dietro solo i due punti, comunque importanti per partire con l’umore giusto, ma anche qualche certezza che ha accantonato i nei del precampionato. Soprattutto uno: l’inizio di partita senza il mordente necessario. Contro l’Assigeco i ragazzi di Alessandro Finelli non si sono fatti pregare per indirizzare subito la partita sui binari che conducono alla vittoria: 11-22 e 10-21, per un totale di 25-43 all’intervallo. Se la vittoria non era già in tasca poco ci mancava. Non è stato fisicamente vicino alla squadra il direttore sportivo Gabriele Casalvieri, impossibilitato a raggiungere Piacenza a causa di una broncopolmonite, ma ha seguito ogni secondo del match non facendo mai mancare il proprio sostegno: «Vedere la partita in televisione si soffre quasi di più che dal vivo – scherza prima di entrare nel dettaglio – è stata una partenza importante, la partita è stata preparata bene tenendo conto delle loro caratteristiche. Abbiamo cercato di limitare con una difesa aggressiva le giocate individuali di Ferguson. Aver avuto partenze negative nelle partite in precampionato ha fatto sì che in settimana la squadra si focalizzasse tanto su questa lacuna da non ripetere. I ragazzi sono stati bravi a cambiare atteggiamento, poi bravo il coach ad alzare il quintetto in base alle esigenze per essere più forti fisicamente».
L’esordio stagionale ha messo l’accento su un’altra nota positiva: dopo diverse stagioni nelle quali l’inizio del campionato era caratterizzato anche dal dover aspettare che i rookie statunitensi si ambientassero nel gioco e nel ritmo europeo/italiano, adesso la musica è ben diversa. Clarke e Lawson sono tutt’altro che rookie e il loro contributo e impatto è già stato tangibile. Clarke ha messo a referto 20 punti e 8 assist (29 di valutazione), per Lawson doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi. «Hanno avuto un impatto devastante – conclude Casalvieri – Clarke è stato bravissimo: ha segnato tanto e servito tanti assist ai compagni. Lawson deve ancora migliorare fisicamente ma abbiamo visto che talento offensivo ha e questo aspetto ci permette di giocare in modo diverso in attacco, sfruttando le sue mani sia dentro che fuori dall’area. Impatto incredibile del duo, siamo soddisfatti».
Leonardo Piva