Calcio a 5 Serie A – Kaos, Leleco non fugge: “Sono il capitano”

Leleco
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MANTOVA «Io non mollo. Sono il capitano, no?».  Leleco, uno dei pilastri del Kaos, spiega così la decisione di rimanere a Mantova, in tempi bui come questi. E senza sapere se il massimo campionato di calcio a 5 riaprirà i battenti, una volta rientrata l’emergenza sanitaria. Per il momento la sua maglia numero 5 è lì in un angolo. Il brasiliano ha vissuto giorni frenetici. Racconta di aver accompagnato all’aeroporto i suoi compagni di squadra connazionali ( Parrel, Cabeça, Dimas), che hanno scelto di tornare in patria. Lo stesso ha fatto ieri con la moglie, sposata appena una decina di giorni fa e rientrata in Brasile per ragioni di sicurezza. «Ma il capitano – ripete lui – è l’ultimo ad abbandonare. Per questo sono rimasto a Mantova. L’ho fatto anche perchè spero si ritorni presto a giocare. Nel caso non dovesse accadere, valuterò se tornare anch’io nel mio Paese, a Curitiba, dove abitano i miei genitori».
Il legame di Leleco con la nostra città, del resto, è consolidato: «Più che italiano mi sento… mantovano – racconta – . Sono in Italia da quasi 10 anni e a Mantova dal 2017. Qui ho trovato tanti amici e con la squadra biancorossa di calcio a 5 ho vissuto la scalata dalla C1 alla A. Vorrei rimanere ancora per tanti anni». A proposito del Kaos, ecco il rammarico di Leo: «Questo clima brutto che stiamo vivendo ci ha fermati sul più bello. Dopo 6 sconfitte avevamo messo insieme 3 vittorie di fila. Eravamo carichi e fiduciosi di agguantare i play off: un grandissimo traguardo per noi, che siamo al primo campionato in A e avevamo come obiettivo la salvezza. Ma è andata così, e speriamo solo che questo brutto periodo passi al più presto. Comunque vada, il bilancio della stagione resterà molto positivo: il sesto posto al termine del girone d’andata e la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia sono grandi risultati». Risultati ottenuti grazie a un lavoro d’insieme, che Leleco riconosce a tutti i suoi interpreti: «Meritano un grazie l’allenatore  Pino Milella, il suo vice  Giovanni Luongo, il preparatore dei portieri  Marco Carletti, la preparatrice atletica  Elena Giannotta, tutti quelli che lavorano in società e il pubblico che ci segue con tanto affetto».