Calcio dilettanti – Elezioni Crl, Tavecchio la spunta ancora: si voterà online

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Carlo Tavecchio

MANTOVA Le elezioni del Crl si terranno sabato 9 gennaio in modalità online. Ed è, questa, una vittoria su tutta la linea per Carlo Tavecchio. Il Tribunale Federale Nazionale, riunito in Camera di Consiglio, ha infatti accolto il reclamo presentato dall’ex presidente della Figc, candidato alla guida del Comitato Regionale Lombardo. Secondo questo pronunciamento, il reggente  Cattelan non solo dovrà tenere l’assemblea nella sua totalità, e quindi consentire che le società possano eleggere i loro delegati, il presidente regionale, il consiglio direttivo, i revisori dei conti, ma dovrà anche farlo online perché, in presenza, non esistono le condizioni. Una sentenza che sconfessa il reggente e sorride invece alle società lombarde, le quali potranno partecipare in massa all’appuntamento elettorale e che devono ringraziare per questo proprio Tavecchio, l’unico che si è esposto in prima persona, a colpi di carte bollate, affinchè il calcio lombardo potesse presentarsi a Roma, al prossimo Consiglio della Figc, con un presidente eletto, anzichè un reggente. La telenovela però rischia di non finire qui, qualora Cattelan decidesse di impugnare la sentenza del Tfn appellandosi al Collegio di garanzia del Coni, ultimo grado di giudizio.
«Giustizia è stata fatta – commenta Tavecchio – e non per me, ma per l’intero calcio lombardo che oggi può esprimere il suo indirizzo di governance. Non ho mai avuto dubbi che si volesse esautorare la Lombardia. Prima sono stati tolti i delegati, poi il diritto al voto, poi l’obbligo di pagamento delle rate dei campionati al 10 febbraio in via perentoria. Credo che oggi qualcuno debba porgere delle scuse all’intero sistema lombardo che stava guidando verso l’ennesimo silenzio e che invece necessità di voce, forte e dignitosa. La Lombardia non è solo un bancomat da cui attingere».
«Al candidato Pasquali – prosegue Tavecchio – dico che deve imparare a far rispettare i suoi diritti se vuole far rispettare quelli delle società battendosi concretamente. Io non sarò mai cavalier servente di un sistema antidemocratico, sono qui per mettere la mia grande competenza calcistica al servizio di chi pensa possa essere utile».
Concetti, questi, che Tavecchio ha ribadito ieri sera nel partecipatissimo meeting con le società durante il quale ha ribadito la volontà di contrastare con tutte le sue forze la riforma Spadafora che abolisce il vincolo e omologa volontari sportivi, allenatori e calciatori dilettanti ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata dell’Inps. «La prima cosa che intendo fare – ha detto – è una legge quadro sul volontariato».