Calcio dilettanti – Giuseppe Pradella, 50 anni di passione tra Soave e Marmirolo: “Passo e chiudo, grazie a tutti”

festa

Soave Dopo oltre 50 anni di onorata attività, prima da allenatore e poi da dirigente, Giuseppe Pradella ha deciso di andare in… pensione. Ricoprirà la carica di presidente del Soave fino al 30 giugno, poi chiuderà l’ufficio, lascerà le chiavi in sede e la sua avventura nel mondo del calcio si potrà dire conclusa. La decisione è presa, non ci saranno ripensamenti, anche se in molti hanno già provato a fargli cambiare idea. «Sono molto contento della mia carriera – afferma Giuseppe – ho avuto tante soddisfazioni e ingoiato qualche boccone amaro, com’è normale che sia in tanti anni in questo ambiente. Voglio ringraziare Soave e Marmirolo, le società che mi hanno permesso di lavorare nel calcio per così tanto tempo».
Giuseppe Pradella ha iniziato la sua carriera di allenatore nel 1970 «perchè come calciatore non ci prendevo tanto» confessa. Col Soave, nella stagione 1991/92, ha vinto il titolo provinciale Juniores e nel 2002 ha condotto la prima squadra alla promozione in Seconda Categoria. Ha sfiorato un altro scudetto Juniores, stavolta col Marmirolo (perse la finale), e prima dell’esperienza al Rullo aveva guidato l’Under 18 del 3B Bancole. E’ stato protagonista, da braccio destro del presidente Bisagni, della grande scalata del Marmirolo fino all’Eccellenza. Finito il ciclo, ha assunto la presidenza del club neroverde, ripartito dalla Seconda, e dopo due stagioni l’ha riportato in Prima Categoria. Sei anni fa Pradella è tornato a casa, a Soave, e il curriculum finale parla chiaro: ha vinto un campionato di Terza (l’anno scorso), la Coppa Disciplina e due Supercoppe.