Calcio Eccellenza – Lauricella (Castiglione): il gol e la promessa mantenuta

CASTIGLIONE Si è conclusa la prima parte di attività estiva del Castiglione, che ha effettuato un breve ciclo di allenamenti per affrontare due big del nostro massimo campionato, come Sampdoria e Bologna (pur sempre 8 scudetti in due). In entrambi i casi gli aloisiani, pur senza giocatori importanti e su cui faranno affidamento nel prossimo campionato di Eccellenza, ad esempio Mangili, Ferrari e Pasotti, hanno anche segnato due gol complessivi. Se contro la Samp il momentaneo vantaggio rossoblù era stato favorito da una frittata difensiva, contro i felsinei il merito è tutto di Nicolò Lauricella, che ha rubato palla al portiere Molla, segnando il gol del provvisorio 4-1.
«Non è stato un gol di pregevole fattura – dice Nicolò -, ma ho avuto il merito, diciamo così, di credere nell’errore del portiere. E’ stata una bella soddisfazione, anche se si è trattato di un’amichevole».
Lauricella il professionismo l’ha provato da giovanissimo, con la maglia della Feralpisalò, vincendo anche la Seconda Divisione Lega Pro: «Era già capitato di affrontare Brescia e Chievo, ma il gol contro una serie A è sempre un’emozione». A fine partita un bel siparietto con De Silvestri, diretto avversario durante il match: «Mi aveva promesso i pantaloncini a fine gara. E’ venuto a cercarmi lui stesso: un uomo di parola oltre che un grande giocatore». Un gol, quello al Bologna, che si spera sia di buon auspicio, anche se il suo Lauricella l’ha fatto anche l’anno scorso, risultando il cannoniere principe dei mastini con 6 reti: «E’ stato un po’ strano essere il miglior marcatore: io sono più portato agli assist. Purtroppo è mancato un finalizzatore. Quest’anno la musica cambierà, ne sono certo: Ferrari e Pasotti ci daranno una grossa mano». E questo è il proposito per la stagione che verrà: «Non vogliamo più soffrire così, salvandoci in extremis ai play out. Mi piacerebbe lottare per le posizioni di vertice, ma andrebbe bene anche una tranquilla salvezza. Mai più una sofferenza così».