Calcio – Mauro Antonioli sfida il suo passato: “Caro Mantova, bentornato in C”

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L’allenatore della Fermana Mauro Antonioli ha giocato con il Mantova nella stagione 2000/2001

MANTOVA Una sola stagione nel Mantova, la 2000-2001. Per  Mauro Antonioli, oggi tecnico della Fermana, quella fu però la migliore annata da giocatore, con 11 reti segnate. «Conservo un ricordo indelebile dell’esordio – racconta – giocavamo contro il Moncalieri e all’88’ segnai sotto la Curva Te. Che grande gioia. Fu il primo di tanti gol e sono fiero di aver giocato in quella squadra». Quel Mantova schierava un attacco micidiale con Graziani e Dellagiovanna; un trio offensivo da promozione e invece venne fuori una stagione in chiaroscuro. «Era una squadra costruita per vincere, senza dubbio e per poco, tre punti, non entrammo nei playoff. Peccato davvero. Detto questo – prosegue Antonioli – di Mantova avrò sempre un bellissimo ricordo, con i tifosi ho sempre avuto un bellissimo rapporto. Mi fa piacere ritrovare questa piazza nel cacio professionistico».
In quel campionato di C2, nello stesso girone dei biancorossi c’erano anche Padova e Triestina, due avversarie del Mantova anche in questa stagione. Domenica comincia il campionato e il tecnico della Fermana sfida il proprio passato: «Sarà una partita strana e difficile – spiega Antonioli -. Le insidie non mancheranno. Di fatto non conosciamo nulla del Mantova, è una squadra neopromossa che ha cambiato tutto, dall’allenatore ai giocatori. In questa settimana non avremo punti di riferimento su cui preparare la partita».
Antonioli teme l’effetto sorpresa. «Il Mantova dopo tanti anni torna in un campionato professionistico e per come la penso io, la Serie C gli va stretta. Mantova è una grande piazza, una delle tante nobili decadute e poi, come sempre accade, le neopromosse vogliono partire forte per cominciare a fare subito punti». Giocare in casa con il pubblico, però, potrebbe far pendere l’ago della bilancia verso la Fermana: «La differenza c’è e si fa sentire. Giocare con i tifosi è sicuramente un vantaggio e speriamo che questa situazione possa finire, perchè il calcio è dei tifosi e vogliamo vedere gli stadi con tanta gente sugli spalti».
Sul match di domenica incombe il rischio sciopero dei calciatori, come richiesto dall’Aic. «Sul discorso delle rose a 22 sinceramente sono contrario – spiega Antonioli -. Le società devono essere libere di decidere. E’ una regola che va a penalizzare chi vuole investire nel calcio».
Una settimana per preparare questo esordio e chissà che mister Antonioli si affidi anche a un altro ex,  Edoardo Scrosta, tra i protagonisti nella cavalcata che portò il Mantova di Graziani alla salvezza nell’ultimo campionato disputato in Serie C.