Calcio serie B – Possanzini: “Dobbiamo migliorare la cura dei dettagli. La B non perdona”

Molveno (Tn) Seconda amichevole e seconda vittoria per il Mantova. Nel “Trofeo Pata” i biancorossi si sono imposti per 6-1 sul Castiglione. Gioco fluido, pressione alta e tanta gamba: queste sono le armi dell’Acm. «Al di là del risultato – spiega mister Davide Possanzini – che per noi non era importante, mi interessava molto, oltre all’atteggiamento, anche il non dare per scontato niente. Cerco di dirlo ai ragazzi tutti i giorni e so che a volte sono ripetitivo, ma ci tengo molto. L’idea di calcio è abbastanza consolidata e penso che in queste due gare si è visto in maniera eclatante. Ma ci sono ancora troppi errori che a volte si commettono per la troppa sicurezza». Oltre all’aspetto del gioco, il tecnico vuole che i giocatori abbiano bene a mente anche un altro particolare… «Giochiamo in una categoria in cui serve massima attenzione. Il dettaglio farà la differenza, come ad esempio sfruttare al meglio ogni passaggio per saltare la pressione. Ma per fortuna ho un gruppo consapevole e che mette l’anima in ogni allenamento. Adesso dobbiamo concentraci sullo spostare il limite di difficoltà e fatica». Domani la prima delle due amichevoli di lusso: a Dimaro, l’Acm affronterà il Napoli. «Sarà una gara diversa dalle altre. Mi aspetto più aggressività. Lo affronteremo come un test importane e forse proibitivo, ma siamo nati così e moriremo così. Abbiamo scelto giocatori in base alla nostra idea di calcio, ovvero di costruzione dal basso. Ripeto, questa mentalità non deve cambiare e tutto passerà dalla cura dei dettagli, soprattutto quando regnerà l’equilibrio in campo».
«Il Napoli riesce ad abbinare qualità, tecnica e organizzazione – conclude Possanzini – . Però noi dobbiamo confrontarci con chiunque, partendo dai principi del nostro gioco, indipendentemente da chi abbiamo di fronte. Voglio vedere lo stesso atteggiamento, voglia di fare e provare quello che siamo, con chiunque. Ovvio che ci sono diversi fattori come campo ed avversario, ma ciò non deve influenzarci».
Samuele Elisse