Calcio Serie C – Ciccio Graziani: “Mantova, un’impresa titanica!”

MANTOVA Oltre alla promozione in Serie B, il Mantova trova gloria anche nelle giovanili. Grazie al successo sulla Torres, con la rete decisiva di Minei nella ripresa, la Primavera 4 si è infatti aggiudicata un posto nei play off. I biancorossi sono attualmente quarti, ma ad un solo punto dal secondo posto occupato da Lumezzane e Torres. Domani ultima giornata di regular season: il Mantova ospiterà a San Benedetto (ore 15) il Pontedera. Ne parliamo con mister Gabriele Graziani.
«Con la Torres è stata una gara difficile – afferma Ciccio – . Abbiamo trovato una giornata calda che ha condizionato entrambe le squadre. Siamo comunque riusciti a portarci a casa tre punti importantissimi. Peccato aver sprecato qualche occasione, ma va bene così perché la difesa ha retto bene». «Il nostro obiettivo – prosegue il tecnico – sin dalla prima conferenza stampa, sono sempre stati i play off. Sapevo di avere tra le mani un gruppo con qualità, ma diciamo che era più un sogno che una speranza. Abbiamo affrontato un campionato complicato, giocando alcune gare con ragazzi del 2007, più piccoli rispetto alla categoria, ma questo non ci ha impedito di raggiungere il traguardo che ci eravamo prefissati. Abbiamo buttato via delle gare in novembre e questo ce lo siamo portati appresso in classifica. Però siamo sempre rimasti tra le prime cinque. Bravi tutti». Ora non resta che attendere i risultati dell’ultima giornata, che determineranno gli accoppiamenti per il primo turno play off: seconda contro quinta, terza contro quarta.
Ma con Graziani, grande idolo della folla biancorossa che proprio due giorni fa ha compiuto 49 anni, non si può non allargare il discorso alla prima squadra. Ciccio racconta così la storica promozione in B: «È stata un’impresa titanica, iniziata dalla retrocessione, passata per la cavalcata solitaria e conclusasi con la promozione. Un’annata difficilmente ripetibile, con tre figure fondamentali che hanno fatto la differenza: presidente, direttore tecnico e allenatore. Senza nulla togliere ai giocatori che sono scesi in campo. Un calcio di costruzione e pazienza, in Serie C lo si vede raramente. Il tutto tenuto assieme dal direttore tecnico (Botturi, ndr), che io chiamo “risolutore” perché riesce sempre a risolvere qualsiasi tipo di problema, affrontandolo a viso aperto».
Gabriele ritiene non ci siano grandi analogie tra questo Mantova e il suo, che nel 2005 ottenne l’ultima promozione in B: «Sono due squadre che hanno vinto – dice – . Entrambe forti, ma quello di quest’anno gioca sicuramente meglio, mentre noi puntavamo forte sulle individualità. Dico che non vedo grosse analogie perché i presidenti sono diversi, così come direttori e allenatori. Insomma, era un’altra epoca». Gli chiediamo se intravede un suo erede nell’organico di Possanzini: «No, non direi. Forse l’unico che mi somiglia per caratteristiche è Mensah, un giocatore generoso e che lavora tanto per la squadra. Alle volte noi attaccanti perdiamo lucidità nel finalizzare, ma è lo scotto che paghi quando lavori per la squadra. Al direttore mi sono permesso di dire che hanno fatto bene a riconfermarlo perché fa a sportellate, fa salire la squadra e la aiuta nelle fasi di non possesso».
«La B sarà un salto notevole – conclude Graziani – . Molto dipenderà dalle ambizioni della società, ma penso che l’ideale sia affrontare il campionato con tranquillità. Capisco l’euforia della gente, ma bisogna essere razionali e attenti. La B è un campionato difficile, almeno 6-7 società investiranno molto. Però sono convinto che questo gruppo, per come ha giocato e dominato in C, potrà fare altrettanto bene in B. Come fu per il “mio” Mantova».