Calcio Serie C – Gigi Fresco: “Il Mantova? Gran bella squadra. Ma la mia Vecomp se la giocherà”

Luigi Fresco, presidente-allenatore della Virtus Vecomp
Luigi Fresco, presidente-allenatore della Virtus Vecomp

MANTOVA Lo chiamano “il Ferguson d’Italia”, ma lui il leggendario Sir Alex l’ha già ampiamente superato. Dal 1982, infatti,  Gigi Fresco riveste il doppio ruolo di presidente e allenatore della Virtus Vecomp, la terza squadra di Verona che il Mantova affronterà domenica. Fanno 38 anni, contro i 27 che Ferguson ha passato sulla panchina del Manchester United (senza peraltro mai esserne presidente). «Io però guardo avanti, al prossimo record», fa sapere questo 59enne veronese.
 E quale sarebbe, caro Fresco?
«Il record mondiale di anni in panchina nella stessa squadra. Voglio raggiungere Guy Roux, ex allenatore dell’Auxerre, a quota 40».
 Ma Roux, riportano gli almanacchi, sarebbe a quota 44…
«Sì però i miei saranno consecutivi, mentre lui ne ha fatti 40 consecutivi più altri 4 in seguito. Vorrà dire che aspetterò altri 4 anni per prendermi anche il record assoluto!».
 Prima del record, però, c’è il Mantova…
«Che partita! Amo Mantova: mi piace la città, mi piace lo stadio, mi piace il calore dei tifosi. Anche quando “invadevano” il nostro stadio, come senz’altro avrebbero fatto domenica. Peccato: senza pubblico questa sfida perde tanto fascino. Ma noi siamo in forma e ce la giocheremo».
 Che idea s’è fatto del Mantova?
«Sta facendo bene. Ha un allenatore bravo, sveglio, con le idee chiare. Me ne sono accorto parlandogli di recente: grazie all’amico Pecchini, l’ho contattato per avere qualche dritta su un avversario che il Mantova aveva già affrontato. È stato molto disponibile ed esauriente».
 Chi ruberebbe a Troise?
«Filippo Guccione resta uno dei miei sogni proibiti. Ci ho provato in tutti i modi a portarlo alla Vecomp, lo scorso anno avevo il vantaggio della categoria superiore ma… niente da fare: Mantova è Mantova, e lui ha scelto i biancorossi».
 Altri clienti da tenere d’occhio?
«Dico Vano: lo ricordo bene perchè l’anno scorso ci fece gol. Il Mantova è molto forte in avanti».
 Siete al terzo anno consecutivo di C. A cosa puntate?
«Salvezza tranquilla. Che significa metà classifica… e magari la possibilità di rientrare nei play off. Mi piacerebbe».
 Tre stagioni fa in D l’avete fatta grossa al Mantova, ricorda?
«Come dimenticare! Vincemmo sia all’andata che al ritorno. E a fine anno arrivò la promozione in C».
 Una grande soddisfazione…
«Direi un’impresa. Anche perchè quella squadra era stata allestita senza spese folli, come da nostra tradizione. La cosa curiosa è che le nostre rivali Campodarsego, Arzignano e Mantova sarebbero state tutte promosse nei due anni successivi. Significa che erano veramente forti e questo dà ancora più valore alla nostra promozione».
 Lo scorso anno ha lavorato con una bandiera del Mantova: Manuel Spinale…
«Sì, l’ho scelto come mio vice. Ma lui è un allenatore a tutti gli effetti ed è giusto che segua la sua strada. Quest’anno non è stato fortunato all’Arzignano, però si rifarà».
 Chiudiamo con lei: qual è la domanda più frequente che le pongono?
«Mi chiedono spesso se il presidente Fresco ha mai pensato di esonerare l’allenatore Fresco».
 E lei come risponde?
«Che ci ho pensato tante volte. Ma quand’è successo, la domenica successiva ho sempre vinto. Per questo sono ancora qui».