Calcio Serie C – Mantova senza mezze misure: l’equilibrio ancora non c’è

MANTOVA “Continuità” è la parolina magica da sempre ripetuta come un mantra dagli allenatori. Non fa eccezione  Emanuele Troise, che da inizio campionato l’ha sempre indicata come obiettivo fondamentale del suo Mantova. Con i 5 risultati utili consecutivi prima del ko col Cesena, i biancorossi sembravano finalmente aver trovato la chiave giusta. Ma lo 0-4 con i romagnoli, per quanto bugiardo, li ha ricacciati sulle montagne russe. I numeri dicono che il Mantova è una delle squadre più “estreme” del girone, nel senso che primeggia nei dati più positivi come in quelli negativi. Una squadra senza mezze misure, insomma.
Qualche esempio. L’Acm è la quarta squadra per numero di vittorie (7) dietro solo a Sudtirol, Padova (entrambe a 9) e Modena (8). Ma ha subìto anche 5 sconfitte: nessuna delle prime 13 in classifica ha fatto peggio. L’andazzo viene confermato se prendiamo in considerazione i gol.  Guccione e compagni ne hanno segnati 24, dato lusinghiero che, nonostante la battuta d’arresto col Cesena, li pone al terzo posto tra le squadre più prolifiche. Per contro, il poker di domenica ha portato il totale delle reti subìte a quota 20, che significa quinta peggior difesa del girone dopo quelle di Arezzo, Ravenna (entrambe a 30), Matelica (27) e Vis Pesaro (24). E dire che solo due settimane fa venivano sottolineati gli indubbi progressi della retroguardia rispetto all’inizio zoppicante.
Tutto ciò per dire che la continuità di cui sopra, numeri alla mano, non è stata ancora raggiunta. Questa sorta di schizofrenia era più marcata nelle prime giornate, ma lo 0-4 col Cesena l’ha fatta riemergere. Se si sia trattato di un episodio isolato lo capiremo domenica a Legnago, contro un avversario che, a differenza del Mantova, esibisce numeri modesti (aspettando il recupero di oggi con l’Imolese): 2 sole le vittorie e appena 10 i gol segnati; ma attenzione ai 12 subiti (ben 8 meno del Mantova), che ne fanno la terza miglior difesa del girone. Un ostacolo in più per le punte biancorosse, peraltro affamate dopo il digiuno col Cesena.