Calcio Serie C – Mantova-Vicenza a un euro. Piccoli: “Match fondamentale, tutti al Martelli”

MANTOVA Un euro per assistere a Mantova-Vicenza, ennesimo match delicato (per non dire cruciale) che attende i biancorossi di Nicola Corrent domenica alle 14.30 al Martelli. È questa l’ultima iniziativa del presidente del Mantova Filippo Piccoli per cercare di compattare un ambiente mai come ora fragile, nervoso e vulnerabile. «È una partita fondamentale – dice Piccoli – e abbiamo bisogno del calore della nostra gente». Poche ma essenziali parole, e del resto ben poco c’è da dire in una situazione così particolare.
Il numero uno di viale Te si è attivato in prima persona per promuovere questa iniziativa. Il suo intento, a dirla tutta, era quello di permettere l’ingresso gratuito, come già accaduto per Mantova-Sangiuliano dell’anti-vigilia di Natale. Tuttavia, la normativa prevede l’applicazione dello stesso prezzo della curva locale al settore ospiti. Se col Sangiuliano si poteva accettare (i pochi milanesi presenti vennero di fatto “accreditati”), stavolta questo escamotage diventa improponibile, visto che da Vicenza sono attesi circa 600 tifosi. Da qui la necessità di applicare comunque un prezzo al biglietto, che andrà acquistato nelle tradizionali modalità, sul circuito Vivaticket, a partire dalle ore 12 di oggi. Lo si può fare on-line su www.vivaticket.com, oppure nei punti vendita abilitati sul territorio mantovano (vedi elenco sul sito). Oppure ancora nei due principali punti della città: il Mantova Point allo stadio Martelli, aperto oggi dalle 9.30 alle 12.30, da domani a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30; e il Gimme Five Sport Stores di piazza Virgiliana. Domenica la biglietteria del Martelli sarà aperta dalle 9.30 alle 14.30 (ora d’inizio di Mantova-Vicenza) con orario continuato.
Di solito, in queste occasioni, il popolo biancorosso risponde presente. Resta da vedere con quale stato d’animo i tifosi si presenteranno al Martelli domenica. A Lignano Sabbiadoro i cori contro Corrent e la società si sono susseguiti per tutta la partita, mentre sarebbe opportuno per almeno 90 minuti mettere da parte questa rabbia per sostenere la squadra senza se e senza ma. Poi è chiaro che giocatori e allenatore dovranno dimostrare sul campo di meritarsi il sostegno. Perchè l’unica cosa che conta, alla fine della fiera, è solo questa.