Calcio Serie C – Maurizio Setti: “Visto? Questo Mantova merita fiducia”

Setti e Masiello in tribuna al Martelli
Setti e Masiello in tribuna al Martelli

MANTOVA «Avete visto? Bisogna avere fiducia!». Comincia così la breve chiacchierata con Maurizio Setti, che abbiamo intercettato ieri al telefono a poche ore da Juventus-Verona. Il patron biancorosso era al Martelli sabato scorso, e si è gustato dal vivo la vittoria sul Trento che ha proiettato l’Acm in zona play off. Era da un po’ che non si faceva vedere al seguito della squadra. Un’assenza che cominciava a far discutere.
Chi non ha avuto fiducia?
«Beh, sono stati insultati tutti: dirigenti, giocatori, società… Non è così che si costruisce qualcosa. Bisogna dare supporto e sostegno».
Già, ma quando i risultati non arrivano…
«So bene come funziona nel calcio. Dico solo che il nostro percorso finora è in linea con quello che abbiamo sempre detto: sarà una stagione difficile, il nostro obiettivo è la salvezza e dobbiamo esserne consapevoli».
Oggi però il Mantova è in zona play off: può restarci?
«Questo lo vedremo. Di sicuro il nostro obiettivo non cambia di una virgola: dobbiamo salvarci. Se poi saremo bravi a giocarci le nostre carte, chissà».
Cosa le è piaciuto del Mantova visto sabato?
«La grinta che ci hanno messo i ragazzi. La voglia di portare a casa il risultato».
Quanto c’è di Galderisi in questo cambio di passo?
«Galderisi ha trasmesso la mentalità giusta e ha portato entusiasmo. È un professionista che ha tanta esperienza e lavora molto. Come piace a me: tanto lavoro e poche parole».
Altre note positive?
«Mi ha fatto piacere che si stiano ritagliando uno spazio importante alcuni giocatori che prima venivano tenuti ai margini. Mi riferisco a Piovanello, un ragazzo che ha del talento. O a Silvestro. In generale, mi sembra che tutta la squadra abbia recepito una mentalità diversa, più combattiva».
E poi c’è Monachello che la butta dentro…
«È un ottimo innesto, così come lo sono Bruccini e Galligani. Battisti ha fatto un buon lavoro».
Il ds, appunto. Anche lui era finito nell’occhio del ciclone, specialmente sui social…
«Penso che andrebbe rispettato di più. È un professionista serio e competente, che lavora in silenzio e crede in quello che fa. Di questo gli va dato merito. E quando una società lavora bene, i risultati arrivano».
Lei non si è mai espresso pubblicamente sul passo indietro di Pecchini: come dobbiamo interpretarlo?
«Gianluca c’è sempre e su di lui contiamo. Le ragioni che lo hanno portato ad uscire dal cda sono personali e legate ai suoi impegni, che sono numerosi e richiedono tempo ed energie».
Sviluppi sulla questione multiproprietà?
«Nessuno. È tutto prematuro».
Per concludere: un messaggio al popolo biancorosso?
«Dritti verso la salvezza. Con fiducia!».