Calcio Serie D – Brando: “Sammaurese tignosa. Mantova, guai a innervosirsi”

Lucio Brando
Lucio Brando

Mantova La stagione non poteva cominciare meglio per il Mantova. Dopo la doppia bella figura in Tim Cup, è arrivato lo squillante 5-1 al debutto in campionato. E mercoledì la gagliarda prova col Brescia, a dispetto della pesante sconfitta. Gongola, ma con moderazione,  Lucio Brando. Da un lato c’è la soddisfazione per i progressi evidenti della squadra; dall’altro la necessità di tenere il profilo basso perchè la strada è ancora lunghissima.
Dicevamo dell’amichevole col Brescia. «Ho tratto buone indicazioni – dice – . La squadra sta prendendo consapevolezza della sua forza e di quello che vuole diventare. La crescita è abbastanza evidente, ma ovviamente questo non significa che dobbiamo fermarci. Bisogna sempre migliorarsi e, soprtattutto, bisogna rimanere collegati al campionato. Tornando alla gara col Brescia, ho visto buone trame di gioco: abbiamo messo in difficoltà un avversario di grande spessore, tranne che negli ultimi 25 minuti, quando ci siamo un po’ disuniti. Ma era inevitabile».
La mente è già rivolta alla Sammaurese. «Sarà una partita completamente diversa – osserva il tecnico biancorosso – , ma lo sappiamo molto bene. Sono curioso di vedere quanto siamo cresciuti in questa settimana. Ci aspettano un campo stretto e una squadra tignosa, che ci concederà poco. Bisogna giocare una partita “sporca” e non innervosirsi. Anzi, dovremo esser bravi a sfruttare le occasioni che ci capitano. Sarà importante sbloccarla il prima possibile».
Insomma, serve un Mantova concreto, come e forse più di quello visto contro la Calvina. Brando ha analizzato quella partita, trovandoci tante cose buone e qualche pecca da correggere. «Si può sempre migliorare – ammette – . Abbiamo commesso qualche errore di linea, a livello didattico. Bisogna migliorare in area di rigore, perchè certi palloni vanno sfruttati meglio. E poi c’è quel finale di primo tempo che è passato sotto la lente d’ingrandimento e sul quale abbiamo lavorato negli ultimi giorni. Va comunque detto che mantenere la concentrazione per tutti i 90 minuti di 34 partite su 34 non è facile. Col caldo che c’era domenica, un lieve calo ci poteva stare. Escluso quello, non abbiamo concesso nulla alla Calvina». Anche chi è partito dalla panchina è entrato in campo col piglio giusto: «Questo mi fa piacere, ma è la conseguenza degli allenamenti che conduciamo – conclude Brando – . C’è bisogno di tutti. E tutti vengono allenati allo stesso modo. Sotto il profilo tecnico, tattico, psicologico, atletico. Se il giocatore quando entra in campo stupisce, è perchè per l’intera settimana è stato tenuto sulla corda». Anche questo è un segreto per andare lontani.