Calcio Serie D – Mantova, Adorni tifa per la ripresa: “Anche a luglio, io ci sto”

Federico Adorni
Federico Adorni

MANTOVA Sono giorni di quarantena forzata anche per i giocatori del Mantova. Dalla sua Torrile, provincia di Parma,  Federico Adorni cerca di vivere questo periodo con la massima tranquillità possibile. Tra un allenamento e lo studio. «Ho la fortuna di abitare in campagna – racconta il portiere biancorosso – , perciò ogni tanto posso permettermi una corsa all’aria aperta. La mia è una zona abbastanza isolata, anche se non troppo distante da paesi che sono stati seriamente colpiti dal virus».
 Qual è il tuo stato d’animo?
«Trascorro le giornate serenamente, con la speranza di tornare il prima possibile alla normalità. Mi mancano gli allenamenti con i compagni, lo stare insieme. Per fortuna c’è il telefono. E la tecnologia che ci permette cose impensabili 20 anni fa».
 Ovvero?
«La scorsa settimana ci siamo collegati via Zoom (un’applicazione per videochiamate,  ndr) per una seduta d’allenamento. Eravamo una quindicina tra giocatori e membri dello staff. È stata anche un’occasione per rivederci».
 C’è un lato positivo in questa quarantena?
«Per quanto mi riguarda, ho più tempo per studiare. Sono iscritto alla facoltà di Scienze Motorie, all’università telematica San Raffaele di Milano. Ho già dato due esami e mi stavo preparando per la sessione di aprile, che però dovrebbe slittare. Ma io intanto studio».
 Che sarà del campionato?
«Personalmente non vedo l’ora di tornare in campo. Anche a giugno e luglio, non avrei problemi. Concludere la stagione sul campo sarebbe il modo migliore».
 E se non fosse possibile?
«Abbiamo disputato 24 giornate. Fossimo ancora all’andata potrei capire le perplessità di qualcuno, ma 24 giornate sono più di metà campionato. È giusto dar peso ai valori emersi fin qui».
 Certo che il Mantova avrebbe tutto da perdere se si tornasse a giocare…
«Bisognerà riattaccare la spina, questo sì. Ma penso che i valori restino quelli visti fino al momento dello stop».
 Che stagione è stata per il Mantova?
«Una grande stagione. Se ci avessero pronosticato 7 punti di vantaggio sulla seconda a 10 giornate dalla fine, chi non ci avrebbe messo la firma?».
 E per te che stagione è stata?
«Era cominciata bene ed è… continuata altrettanto bene».
 Non ti ha pesato cedere il posto ad Athanasiou?
«È un cambio che ho accettato serenamente. Billy è un portiere di qualità e anche lui meritava di dimostrarlo. Abbiamo uno splendido rapporto, indipendentemente da chi gioca».
 E comunque a te rimane quell’ovazione sotto la Te dopo la partita con la Sammaurese…
«Una gran bella giornata e un bellissimo gesto da parte dei tifosi. Non lo dimenticherò».