Ciclismo – Il mito della Ötztaler Radmarathon si rinnova (con 13 mantovani al via)

Soelden (Austria) Tutto è pronto per dare il via alla Ötztaler Radmarathon, la competizione più dura e impegnativa delle Alpi, giunta alla sua 39esima edizione e che ha raggiunto oltre 19.000 richieste d’adesione. La gara è a numero chiuso – sono oltre 4.000 i ciclisti iscritti – e si viene estratti a sorte. Saranno presenti 13 mantovani: Ferdinando Ammirabile, Flaviano Bonatti, Michel Boschini, Massimo Brancaleoni, Adamo Castelletti, Stefano Cavagnoli, Roberto Dolci, Francesco Faraci, Stefano Garosi, Andrea Lodi, Roberto Parente, Michele Renis, Maurizio Spazzini.
Domenica 1 settembre un lungo serpentone affronterà l’unico percorso di 238 km con 5.500 m di dislivello, chiuso in gran parte al traffico veicolare. Si partirà alle ore 6.45 dal centro di Sölden, il cuore della valle tirolese dell’Ötztal, affrontando per primo il Kühtai (2.020 m), pedalando in direzione Brennero (1.377 m) si sconfina in Italia, a Vipiteno, attraversando successivamente i passi Giovo (2.090) e Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden in Tirolo. I 5.500 m di dislivello sono suddivisi su 40,5 km di percorso pianeggiante, 95,7 km di salita e 101,9 km di discesa.
I partecipanti della Ötztaler, provenienti da 37 nazioni, sono prevalentemente di sesso maschile, mentre sono  313  le donne in gara. Ai tedeschi spetta il primato con il 48% dei posti, al 21,7% seguono gli austriaci e con il 17,7% gli italiani (con 51 donne alla partenza). Dall’Italia arrivano ciclisti da 80 province.
Questa sfida rimane per gran parte degli sportivi un vero e proprio sogno da raggiungere. Tra le migliaia di richieste solo 4.000 hanno la possibilità di esaudire tale sogno. Ogni anno, durante la prima domenica di settembre, il mito della Ötztaler richiama ciclisti da tutto il mondo. E, dopo le varie e faticose salite sui passi della leggenda, finalmente si arriva al traguardo. La preiscrizione si svolge a partire dall’1 febbraio, da espletare online.
Quest’anno si corre all’insegna della marmotta alpina. Dopo lo stambecco, che ha caratterizzato la scorsa edizione, sarà la volta della marmotta, che sarà la madrina dell’edizione 2019. Questo animale alpino sarà sicuramente presente lungo il tracciato e i suoi fischi saranno riconoscibili ai ciclisti. La marmotta vive oltre i 2.000 metri di quota, quindi si può trovare facilmente nella zona del Passo Rombo. La marmotta alpina è un animale molto forte, che si è adattato al clima aspro dell’alta montagna. È simile ai partecipanti della Radmarathon. Anche loro, infatti, devono essere forti per affrontare le dure condizioni del tracciato. Lo spettacolo non mancherà.