MEDOLE Non poteva terminare diversamente questa stagione. Ieri il Solferino, sullo sferisterio di Medole, ha conquistato, come da pronostico, la Supercoppa della massima serie. E dopo aver vinto lo scudetto e la Coppa Italia, ha completato il Triplete, tra la gioia dei suoi tifosi. E’ la prima volta che la società collinare del presidente-dt Mario Spazzini iscrive il nome della squadra collinare nell’albo d’oro della manifestazione. Un 2024 da incorniciare, sportivamente parlando. Onore comunque all’Arcene del dt Locatelli che è stato degno avversario, arresosi dopo oltre tre ore di gioco. Pur con il pronostico contro, ci hanno provato. Soprattutto nel primo set, durato due ore, gli orobici hanno reso vita dura ai mantovani, che soltanto arrivati sul 5-4 sono riusciti a chiudere il conto. Meno sofferto invece il secondo, anche se il quintetto bergamasco, sino al 2-2, ha messo sul chi vive il Solferino. I ragazzi di Spazzini hanno riordinato le idee e alla fine hanno chiuso sul 6-3, per poi alzare al cielo la Supercoppa e dare il via ai festeggiamenti. E non poteva mancare la dedica della Supercoppa a Federico Gasperetti, recentemente scomparso. «Si conclude una stagione davvero fantastica per il Solferino – afferma Mario Spazzini – Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa. Un plauso alla squadra, ai nostri tifosi e un ricordo al “nostro” Federico, sempre con noi. Non è stato facile soprattutto nel primo set avere ragione dell’Arcene. Sull’1-0, abbiamo preso in mano la partita e faticato decisamente meno rispetto a inizio gara. Onore comunque ai nostri avversari. E’ stata una bella partita».
SOLFERINO-ARCENE 2-0
1º set: 1-1, 2-2, 3-3, 5-3, 6-4
2º set: 1-1, 2-2, 4-3, 6-3
SOLFERINO L. Festi, Campolongo, M. Festi, Ioris, Fraccaro, M. Lado. Dt: Spazzini.
ARCENE F. Merighi, A. Merighi, Tonon, Guerra, T. Merighi, Gatti, Botturi. Dt: Locatelli.
ARBITRO Rizzi di Verona.
NOTE Quaranta pari: 2-2. Durata match: tre ore e 15’.