Precipitato sotto la grata. Muore una settimana dopo

CASTIGLIONE Ad una settimana esatta dal tragico episodio, il 49enne Giacomo Sandrini, caduto accidentalmente in una bocca di lupo all’esterno di un bar di piazza Dallò, non ce l’ha fatta. L’uomo si è spento nella giornata di ieri nel reparto di terapia intensiva neurologica all’ospedale Borgo Trento di Verona dove era giunto già in gravissime condizioni, dopo essere stato recuperato dai vigili del fuoco, stabilizzato e intubato sul posto dal personale del 118, con l’elisoccorso ed in codice rosso, in seguito ai diversi traumi riportati, tra cui quello cranico avendo battuto la testa, in più punti, durante il volo di circa quattro metri, alle fratture ossee multiple e agli ematomi dopo il violento impatto.
Sandrini, molto conosciuto nella cittadina dell’Alto Mantovano, alla ricerca di un impiego stabile, si dava da fare con diversi lavoretti temporanei, soprattutto come manutentore, nel pomeriggio di mercoledì scorso è precipitato, come detto, all’interno di una bocca di lupo, mentre era intento a fare le pulizie davanti all’ingresso del Caffè Sport. Secondo la ricostruzione di alcuni testimoni, il cliente abituale del bar, che si era offerto di dare una mano ai proprietari per effettuare la pulizia della grata, ha cominciato ad alzare la griglia e successivamente si è introdotto nel varco sottostante quando, all’improvviso, non si sa se per il cedimento di un’ulteriore grata presente, molto più sottile di diametro rispetto a quella superiore, posta lì anni addietro per evitare l’accumularsi di sporco e rifiuti, o se per aver messo involontariamente un piede in fallo oppure se per un leggero malore o per la perdita di equilibrio, è finito nel piano interrato, accanto ad uno degli spazi adibiti come deposito, ricavato in prossimità dei garage, utilizzato spesso da chi abita nel palazzo in parte al bar.
La comunità del capoluogo aloisiano si è stretta intorno alla mamma ed al papà, al fratello gemello ed alla famiglia dell’uomo che, nelle scorse ore, ha autorizzato l’espianto degli organi.
Angelo Maria Castaldo