Una ordinanza “irricevibile”: Pro-Gest a muso duro con Palazzi

Zago è disponibile a regolarizzare gli stoccaggi di carta

MANTOVA

La Pro-Gest, «nel pieno rispetto dei tempi», ha consegnato ieri in Comune la risposta all’ordinanza del Comune relativa alle segnalazioni degli odori molesti. L’azienda si è attivata «avviando una indagine olfattometrica basata sulla norma Uni En 13725: 2004» che prevede i campionamenti degli odori presso tutte le sorgenti odorigene: depuratore, stoccaggi della carta da macero, i camini di produzione, ed eventuali campionamenti perimetrali ed esterni allo stabilimento.

«Questo a dimostrazione che, anche da parte della proprietà – recita una nota della cartiera – c’è totale disponibilità ad accertare lo stato dei fatti e, in caso di evidenza, porvi rimedio».
Il tutto avviene nel momento in cui a Mulina, dietro le reiterate proteste di Cittadella e Colle Aperto, è persino apparso uno striscione violento all’indirizzo di coloro che hanno avuto parte attiva nella riapertura dello stabilimento ex Burgo, suscitando indignazione degli interessati e – probabilmente – una denuncia contro ignoti. Dal canto suo Pro-Gest replica punto su punto all’ordinanza del sindaco  Mattia Palazzi che invita a rimuovere le carte “irregolari” entro dieci giorni e a rendere conto in tempi brevi dell’accaduto. «Osserviamo anzitutto – recita un comunicato dell’azienda – che non risulta alla scrivente che dalla cartiera si diffondano odori idonei a costituire la “molestia olfattiva” denunziata con l’ordinanza in esame. È del tutto noto che la determinazione della provenienza degli odori e l’entità degli stessi debbano essere oggetto di un puntuale accertamento e che non costituiscono presupposti sufficienti per l’emanazione di un’ordinanza le sensazioni soggettive di denunzianti o di agenti, quando non supportate da elementi oggettivi raccolti tramite un’adeguata strumentazione e secondo protocolli adeguati». La cartiera si dice comunque pronta a mettere in atto le misure necessarie al contenimento di odori che fossero emessi da lei. Ma persino gli unici «accertamenti supportati da verifiche oggettive» con i “nasi elettronici” eseguiti nei giorni scorsi hanno rilevato solo «lieve odore “di carta”». Dunque, per il misuratore Drager X – am 7000 si tratta sempre di «concentrazioni inferiori al livello di rilevabilità strumentale».
Stessi risultati irrilevanti nelle vie e nei punti esterni alla fabbrica. Ma di tutto questo, obietta la Pro-Gest, non si accenna nell’ordinanza.
Da qui la richiesta di effettuare urgentemente un protocollo di accertamento tecnico sulla provenienza degli odori. Sono state inoltre concordate con l’Arpa le modalità di prosecuzione dell’indagine. «In base agli esiti dell’indagine si valuterà la necessità di mettere in atto eventuali interventi di contenimento delle emissioni odorigene».