MANTOVA – Cinque voci, un pianoforte e la musica di Giacomo Puccini hanno dato vita all’appuntamento di sabato sera per la rassegna “Le Bellezze Ritrovate” di MantovaMusica. Un connubio affascinante tra bel canto e la preziosa cornice di piazza L. B. Alberti, che ha visto l’ensemble “Italian Harmonists” apprezzato protagonista di un originale omaggio al grande compositore toscano, nel centenario della sua scomparsa, con lo spettacolo intitolato “Donne e motori, son gioie e tenori…”. Grande musica, dunque, ma in primo piano anche le grandi passioni che hanno caratterizzato la vita di Puccini, come è emerso dalla brillante narrazione alimentata da citazioni e aneddoti illuminanti, tra intense e frequenti pulsioni amorose e la predilezione per automobili lussuose. Il percorso guidato dai quattro tenori, Andrea Semeraro, Giorgio Tiboni, Luca di Gioia, Michele Mauro, dal basso Sandro e dal pianista Jader Costa – tutti componenti del coro della Scala – ha toccato pagine eccelse della produzione pucciniana interpretate in alternanza con il racconto degli eventi mondani corrispondenti ad ogni opera. Itinerario aperto da due brevi melodie, Sogno d’or, tema ripreso dall’autore nella seconda versione de La Rondine, e Morire?, e dalla successiva aria Dimmi che vuoi seguirmi da La Rondine. Una carrellata tra perle pucciniane che ha offerto un saggio delle caratteristiche vocali dei singoli componenti e della solida preparazione su cui si basano l’abilità espressiva e la sinergia con il ruolo prezioso del pianoforte. Incalzante il susseguirsi di un pregevole campionario di melodie, Ch’ella mi creda libero e lontano da La Fanciulla del West, Addio fiorito asil da Madama Butterfly, Vecchia zimarra e Che gelida manina da La Bohème, la romanza Sole e amore, fino all’originale trascrizione vocale dell’Intermezzo dal III Atto di Manon Lescaut. Ampia e calorosa l’approvazione del pubblico in un crescendo di successo che ha accompagnato il procedere del concerto degli Italian Harmonists con Donna non vidi mai da Manon Lescaut, Recondita armonia da Tosca, Ping, Pang, Pong, Ho una casa nell’Honan da Turandot, fino all’entusiastica accoglienza per il bis, affidato alla versione armonizzata di Nessun dorma, icona mondiale del bel canto italiano. Un racconto avvincente della vita di Giacomo Puccini, costellata da successi e infuocate passioni, e della sua geniale creatività di cui l’autentico ispiratore fu l’amore.