VIADANA «Come docenti, sentiamo il dovere di esprimere il nostro disappunto rispetto alle dichiarazioni del sindaco e alla modalità con cui è stato gestito il Consiglio Comunale aperto». Esordiscono così i docenti del comprensivo Vanoni replicando al sindaco Nicola Cavatorta il quale aveva lamentato le continue e ripetute interruzioni durante il suo intervento e durante l’esposizione dell’assessore all’Istruzione Rossella Bacchi nel Consiglio di venerdì. Una seduta indetta per un confronto tra le parti sul tema del dimensionamento scolastico, passaggio che comporterà l’unificazione dei due Compresivi del capoluogo, il Parazzi e il Vanoni, in un’unica realtà dall’anno 2025/2026. «Ci sentiamo offesi – affermano i docenti del Vanoni – non solo dalle accuse di aperte maleducazione rivolte a chi ha lasciato la sala in segno di protesta, ma anche dalla mancanza di ascolto proficuo emersa nel dibattito. I partecipanti sono usciti perché, oltre a ripetersi e a soffermarsi su particolari già spiegati, il sindaco ha esordito dicendo che la delibera non cambierà». Dagli insegnanti dell’Istituto Vanoni ulteriori considerazioni: «L’accorpamento è un tema delicato che coinvolge non solo l’amministrazione ma, soprattutto, la comunità scolastica: insegnanti, genitori e studenti. Ogni cambiamento strutturale in ambito scolastico, se non progettato con attenzione e sensibilità, rischia di avere conseguenze a lungo termine sulla vita dei ragazzi. Le preoccupazioni esposte dalla presidente del consiglio d’istituto Vanoni e dal consigliere provinciale Giuseppe Torchio evidenziano rischi concreti che l’amministrazione non dovrebbe sottovalutare. Gli insegnanti, invece di essere ascoltati, sono stati accusati di mancanza di democrazia, quando, al contrario, hanno cercato di portare un dialogo aperto e costruttivo. Ribadiamo la necessità di un dialogo reale, trasparente e collaborativo, senza giudizi affrettati, per valutare a fondo tutte le opzioni e trovare la soluzione migliore per il benessere e il futuro educativo della comunità».