di Chiara Sanguanini
Nell’acquario biancorosso “chi si accontenta gode”, il che è vero, ma sempre “così così”.
Si torna finalmente al Martelli.
“Nessun posto è bello come casa mia” (Il mago di Oz).
Mantova-Palermo. Pare una sfida impari, però come dice Renata “Se si concretizza la rabbia dei tifosi…”
Ok. Andiamo. Con me Isacco, 10 anni.
Solite file per entrare, solita pazienza. Curva piena, seggiolini fradici, molti con due dita d’acqua. Viviamo, senza branchie, in un acquario.
Muti come pesci? Eh no, perdio! Dalle mie parti tanti pesci “aspolmia”, che brontolano spessissimo e vivono in costante stato d’ansia (a volte smettono persino di respirare, e te ne accorgi dall’assenza di bolle), al centro i pesci ultrà che cantano e alzano le pinne al cielo. “Su le pinne, su le pinne eh, eh…”
Si comincia.
“Zitto e nuota, nuota, nuota!” (Alla ricerca di Nemo)
“Cosa pensi della formazione?” “Per me è molto rischiosa” “È strana, ma commentiamo alla fine” “Io sono fiducioso” “E mi a go al cül moi”
“Vogliamo vincere, la curva te vuole vincere” “Cantiamo tutti!!!”
“Fate il possibile, poi fate l’impossibile” (Mary Poppins)
Il Mantova gioca al solito con estenuanti retropassaggi. Gli “aspolmia” non sono contenti. “Troppo lenti” “Basta con sti giochetti in difesa!” “Sono 10 minuti che giocano solo in 4, portiere compreso” “E avanti, padreterno qua e padreterno là” (scusami padreterno, stai tranquillo non ce l’hanno con te)
“Ormai sappiamo che giocano così! La Possafilosofia” “Sì, ma che noia!”
“Se continui a guardarti indietro, non vedrai mai chi hai davanti.” (Ratatuille)
E invece… al 13’ Aramu lancia Fiori che solo davanti a Desplanches si allunga la palla e lìopportunità sfuma.
“Noooooo!!! Un quarto d’ora di ticheteetachete e quando finalmente liberi l’uomo solo in area, quello sbaglia!” “Nonna ho fame!” “Uffa!!!”
“Se l’obiettivo è la salvezza va bene così”
“Salvezza o non salvezza è così lo stesso” “Io dico ottimo Mantova! E troppi mugugni ad ogni retropassaggio” “Veh, io mugugno quanto mi pare, se ti do fastidio vai in mezzo agli ultrà e su le mani!”
Nel secondo tempo di nuovo poco, ma c’è un Palermo più pericoloso. Festa straordinario ci salva un paio di volte.
Al 56’ Fiori corre sulla sinistra, crossa in area e GOOOOOOLLL
“Chi ha segnato? Come ha fatto?”. “Boh, la palla è entrata e mi sun cuntent”
Galuppini… l’arbitro conferma ma quest’anno c’è il var
Gol annullato.
“Tocco di braccio?” “Sì” “Ma tu cosa hai visto?” “Ho visto il pallone in rete e basta”
“Non è giusto nonna!” Una lacrima scende sulla guancia di Isacco. “Maledetto var che fai piangere un bambino.”
Si continua. Il Mantova non affonda più. Quasi gol di Aramu, staffilata da fuori area su passaggio del neoentrato Ruocco, poi stop. Nel finale qualche affanno di troppo e qualcuno di noi chiude gli occhi. 0 a 0 e tutti a casa.
Opinioni contrastanti, come sempre.
“Turnover riuscito” “Punto meritato e che fa comodo” “Mi sono annoiato, brutto Mantova!” “Stiamo crescendo, meritavamo di vincere” “Bravi ragazzi!” “Ho 96 anni e ho visto la partita alla tv. Per me questo non è calcio, non lo capisco. Tin tan tra terzini e portiere e basta. Mah, sono troppo vecchio” (Gianni)
“Bene il punto, ma dovremmo essere più coraggiosi, più folli!”
“Non c’è niente di male nell’essere un po’ pazzi. È molto più divertente!” (Alice nel paese delle meraviglie)
Il Martelli si svuota. Soddisfatti a metà o delusi già si pensa a domenica.
“Mantova che gioca sempre di fino. A Reggio dovranno tirar fuori più cattiveria, meno merletti e più botte.” “Imparare dal Palermo!”
“Ma noi saremo sempre i più forti” (Top Gun)
E, come si dice qui, bon Aulin a tüti (Halloween).