Sette interventi antimafia nel mantovano in pochi mesi

GAZOLDO Sette interventi antimafia compiuti nel giro di pochissimi mesi, praticamente quasi uno al mese tenendo conto che il prefetto di Mantova si è insediato solo lo scorso dicembre: è il quadro che la stessa  Carolina Bellantoni ha tracciato ieri pomeriggio nel corso del convegno “Raccontiamoci le mafie” svoltosi a Gazoldo e che, dopo l’introduzione del sindaco gazoldese  Nicola Leoni è servito a tracciare un quadro abbastanza esaustivo della situazione relativa al fenomeno mafioso sia negli aspetti più evidenti e che sono stati oggetto più volte dell’attenzione della cronaca, sia di quegli aspetti meno appariscenti ma che danno invece la misura esatta della penetrazione del fenomeno mafioso e delle modalità utilizzate per provare a inserirsi in contesti fino a non molto tempo fa considerati “vergini” come appunto quello della provincia di Mantova, in realtà molto più vicina di quanto può sembrare geograficamente a quell’Emilia dove la diffusione del fenomeno mafioso è emersa (e il processo Aemilia ne è l’esempio più lampante) in maniera evidente.
Nella sua prolusione il prefetto Carolina Bellantoni ha puntato l’attenzione sul fatto che, da quando si è insediata, sono state emesse quattro misure interdittive antimafia e tre aziende sono state poste al di fuori della cosiddetta “white list”. Dati che, se ci limitiamo al solo aspetto numerico, possono sembrare non eclatanti ma che, se rapportati al breve tempo in cui l’attuale prefetto è in carica e alle dimensioni della provincia virgiliana suonano invece come decisamente inquietanti. Il prefetto ha ribadito che nel Mantovano la sensibilità della comunità e l’attenzione verso il fenomeno mafioso sono molto alte e questo deve spingere da sprone per insistere su tutte le azioni volte a contrastare il diffondersi della criminalità organizzata. (nico)