Finanziamenti alla Leopolda, l’indagine tocca anche la Toto

SAN BENEDETTO Le indagini sui finanziamenti alla Leopolda di  Matteo Renzi vanno a toccare anche la Toto Holding, la società di costruzioni – uno dei colossi del settore in Italia – che tra i tanti progetti che sta portando avanti ha in gestione anche quello relativo al nuovo ponte di San Benedetto Po. Le indagini della Guardia di Finanza, volte a stabilire se e come è stato commesso un falso in bilancio nei flussi di denaro da e per la fondazione Open (il soggetto fondato e presieduto da  Alberto Bianchi, sostenitore della prima ora di Matteo Renzi, che fino a un anno fa finanziava l’organizzazione dell’appuntamento politico denominato “Leopolda” e diventato nel tempo una vera e propria roccaforte dei sostenitori dell’ex presidente del consiglio ora uscito dal Partito Democratico), si sono concentrate anche su Renexia e, come specificato da  La Verità e rilanciato da  Il Fatto Quotidiano, tale società – che all’interno del gruppo Toto si occupa di energie rinnovabili – è stata sottoposta a un controllo da parte delle Fiamme Gialle in cui sono stati acquisiti vari documenti relativi, tra l’altro, a una donazione di 25mila euro destinata alla fondazione Open. Le verifiche sono ancora in corso ma è immaginabile il polverone che si è sollevato in queste ultime ore, non placato nemmeno dale parole di  Daniele Toto (a lungo amministratore delegato di Renexia) che ha ribadito la trasparenza e la regolarità della donazione fatta a Open.